Lo chiede il consigliere della terza circoscrizione, Libero Gioveni, che già tre anni fa aveva presentato un documento sulla questione. Oggi si rivolge al commissario Croce e al nuovo dirigente dell'area tributi Giovanni Bruno perché mettano fine a una questione che comunque la corte costituzionale ha chiarito con la sentenza 238/2009: l'Iva non va applicata
Chiarezza sulla Tarsu. A chiederla è il consigliere della terza circoscrizione Libero Gioveni. “Il rimborso è dovuto o no?”, è la domanda che il rappresentante Udc pone a palazzo Zanca perché venga finalmente messo un punto. Il consigliere ha infatti rispolverato una questione vecchia di tre anni. La sentenza 238/2009 non lascia spazio a dubbi. La Corte Costituzionale stabilisce che la Tarsu come la Tia non sono tasse, ma tributi e che, pertanto, l’Iva non va applicata.
Gioveni aveva già presentato un’interrogazione all’ex sindaco Buzzanca e all’allora assessore alle politiche tributarie Orazio Miloro, sulle spese di notifica di 5,88 euro alla Tarsu per scongiurare gli evasori. A quel documento il consigliere centrista non ottenne risposta e ora gira prontamente la patata bollente a Croce e al nuovo dirigente ai tributi, Giovanni Bruno.
Ai cittadini spetterebbe il rimborso del 10%. Molti si sono già adoperati attraverso le associazioni dei consumatori per riprendersi quanto sborsato in più, ma sembra vigere una confusione generale riguardo a tutta la questione: “Confusione ingiustificata, verrebbe da dire. L’Iva è illegittima e i contribuenti hanno diritto al rimborso in questione. Le ambiguità sembrano fuori luogo”.
“L’eventuale rimborso dell’Iva (sempre che sia presente nella cartella esattoriale) rappresenterebbe, in un periodo di forte crisi che investe moltissime famiglie, la classica “boccata d’ossigeno” – ha affermato Gioveni -. Invoco la doverosa chiarezza al Commissario Croce e soprattutto al neo Dirigente ai Tributi Giovanni Bruno, convinto che questo nuovo corso nel delicato settore dei tributi si caratterizzerà, oltre che della sua competenza, anche della necessaria trasparenza”.