Al setaccio anche lo zerbino davanti casa di Costantino alla ricerca di tracce di sangue. Intanto Mussillo va a giudizio
MESSINA – Forse c’è qualche altra traccia in via Eduardo Morabito, dove il 2 gennaio scorso è morto Giovanni Portogallo ed è stato ferito Giuseppe Cannavò, spirato qualche giorno dopo in ospedale. Ne sono convinti gli investigatori che qualche giorno fa sono trovati davanti casa di Claudio Costantino per prelevare altri reperti. Continuando ad analizzare le prove, infatti, i Ris hanno deciso di approfondire l’analisi di alcune parti prelevate proprio sull’uscio di casa, alla ricerca di tracce ematiche.
L’analisi delle foto ha messo in luce delle macchie sospette
Macchie, che sembrano macchie di sangue in sostanza, su una porzione di cemento e sullo zerbino di casa. Che appartengono a chi? Saranno le analisi della dottoressa Paola De Simone a rivelarlo. La genetista forense del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Palermo è stata incaricata dal Giudice per le indagini preliminari Fabio Pagana di effettuare gli esami di laboratorio, che saranno seguiti dai consulenti di parte in fase di incidente probatorio. Per Costantino ci sarà il dottor Salvatore Spitaleri. La consulente si è riservata 60 giorni, si tornerà quindi in aula il prossimo 21 settembre.
Intanto il “terzo uomo” va a processo
Bartolo Mussillo, il 23enne arrestato con l’accusa di favoreggiamento, è già sotto processo. La Procura ha chiesto ed ottenuto il giudizio ed il processo entrerà nel vivo a metà del luglio prossimo. Gli viene contestato di aver aiutato Cannavò a fuggire da Camaro, per poi lasciarlo nei pressi dell’ospedale Piemonte. E’ difeso dall’avvocato Giuseppe Bonavita.
Lo stralcio della sua posizione rispetto all’inchiesta ancora aperta sul delitto lascia perplesso l’avvocato Filippo Pagano, difensore di Costantino insieme all’avvocato Carlo Taormina: “Si tratta di posizioni che, a parere della difesa, andavano scrutinate nel medesimo contesto processuale giacché l’una potrebbe avere ripercussioni sull’altra, oltre ad essere evidente una connessione probatoria.“