Il deputato del M5S parla dei fondi nazionali destinati a città metropolitane e comuni: "Occasione assolutamente da non perdere. Procedure da avviare"
MESSINA – Sono circa 2 i milioni di euro per il triennio 2021-2023 che Messina potrebbe ricevere sfruttando il progetto Spiagge Sicure e Scuole Sicure, come evidenzia il messinese Francesco D’Uva, deputato del Movimento 5 Stelle. Fondi importanti che arriverebbero in riva allo Stretto dai 65 milioni di euro destinati alle città metropolitane e ai comuni di tutta Italia e che darebbero ampio respiro e risorse al territorio peloritano. Per questo D’Uva ha scritto direttamente al sindaco Cateno De Luca, sollecitando la presentazione della domanda di accesso al Fondo per la sicurezza urbana per il triennio 2021-2023, per cui ci sono trenta giorni di tempo dalla pubblicazione del decreto sul sito del Ministero dell’Interno.
Possibili assunzioni nella polizia locale
“Si tratta di un’occasione assolutamente da non perdere”, ha dichiarato D’Uva, che ha continuato augurandosi “che il Sindaco della Città Metropolitana avvii al più presto la procedura di presentazione alla Prefettura della domanda di accesso al Fondo”. A livello nazionale saranno 65 i milioni messi a disposizione, 15 per il 2021 e 25 ciascuno per 2022 e 2023. Dei 2 milioni destinati a Messina, invece, uno sarebbe destinato alla procedura di riequilibrio finanziario. D’Uva ha sottolineato, inoltre, che “questa rete di finanziamenti consentirà all’ente locale, tra l’altro, di procedere ad assunzioni a tempo determinato di unità aggiuntive nei corpi di polizia locale, nonché alla messa in sicurezza e riqualificazione delle aree degradate e all’esecuzione d’ufficio di provvedimenti per il superamento di situazioni di grave incuria o degrado del territorio e dell’ambiente, come pure di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano la sicurezza urbana”.
I finanziamenti potrebbero dare respiro alle casse cittadine e accelerare le procedure per il riequilibrio finanziario, oltre che “prevenire e contrastare l’abusivismo commerciale nelle spiagge e lo spaccio di sostanze stupefacenti negli istituti scolastici”.