La richiesta dei tre consiglieri comunali di Fdi Gioveni, Currò e Carbone
MESSINA- “È tempo in cui la Presidente di Amam, Loredana Bonasera, rassegni le dimissioni!”. A pronunciarsi in questi termini sono i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Libero Gioveni, Dario Carbone e Pasquale Currò, che chiedono alla Bonasera di fare un passo indietro e lasciare l’incarico di presidente del Cda di Amam. “Teniamo a precisare che quanto accaduto in queste ore d’inferno per i cittadini messinesi – affermano Gioveni, Currò e Carbone – non costituisce il motivo principale della nostra richiesta, anche perché ci rendiamo conto che la causa del danno di sabato scorso sia stata del tutto accidentale”.
Continuano i consiglieri: “Però, al netto dell’efficienza dei tecnici dell’azienda che ringraziamo per l’impegno e la dedizione professionale che mettono ogni giorno in campo, riteniamo fallace ed errata la complessiva gestione dell’azienda, anche con riferimento alla assente o intempestiva comunicazione dei disservizi, all’inadeguatezza delle risposte della presidente ai tanti interrogativi posti e, perché no, anche e soprattutto alle sue “menzogne politiche” su più fronti che ci spingono oggi a chiederle di farsi da parte. Non possiamo accettare – continuano i tre consiglieri – che la presidente Bonasera affermi sempre e comunque che tutto fili liscio, che la città non soffra di alcuna emergenza idrica e che l’acqua sia presente h24 a Messina quando invece in tantissime zone l’erogazione viene interrotta alle 11 del mattino a fronte di un servizio idrico che negli ultimi mesi è anche aumentato in maniera esponenziale per le tasche dei messinesi”.
“Per non parlare poi – insistono gli esponenti di FdI – della mancata erogazione del bonus idrico, per il quale siamo dovuti intervenire, del mancato rimborso dei depositi cauzionali agli aventi diritto, dei mancati aiuti ieri ai 60mila abitanti della III Municipalità per l’assenza di autobotti (come denunciato dal presidente Cacciotto), delle mancate risposte ai disagi vissuti di recente dai residenti di Tremonti per l’acqua classificata non potabile, del mancato coinvolgimento delle istituzioni decentrate in occasione del problema del gasolio nell’acqua in via Cadorna e dintorni, nonostante le ripetute sollecitazioni pervenute dal vicepresidente della IV Municipalità Debora Buda e, dulcis in fundo, per le “mezze verità” espresse nei spesso intempestivi comunicati aziendali diramati nelle emergenze!”.
“Insomma – concludono Gioveni, Currò e Carbone – non ci possono sempre soddisfare le rassicurazioni politiche sugli investimenti futuri con i fondi del Pnrr in ordine al rifacimento della rete, perché è proprio il momento attuale dell’azienda che va gestito al meglio, e la presidente Bonasera, spiace dirlo, giusto per rimanere in tema, finora “ha fatto acqua” da tutte le parti!”.
È inutile mettere soggetti senza esperienza a dirigere questi enti
Buongiorno consiglio: dimettetevi in blocco, altro che solo la Bonasera, prima che il danno sia irreversibile per l’intera città.
Solo tante chiacchiere…..ieri è stato comunicato che oggi sarebbe stata erogata l’acqua anche nella zona nord.
Zona S.Agata via Filippo Bartolone non si è visto una goccia d’acqua.
Quindi è inutile fare comunicati solo per prendere in giro le persone.
È da 3 mesi che ci sono interruzioni dell’erogazione sempre con scuse diverse.
Era come dicevo, un abisso tra la gente e il comune, evidentemente chi comanda non sa cosa vuol dire una estate in pratica con pochissima acqua e un invalido da accudire, spero che alle prossime elezioni i cittadini ricorderanno di essere stati ignorati e umiliati
Solo e sempre frottole! Ma quale acqua 24/24! Zona centro erogazione fino le 10 quando va bene e quando ci fanno la grazia! Interruzione di pubblico servizio continuo e senza avvisare la popolazione in maniera tempestiva. Io amo la mia città ma fino a quando non si metteranno le persone giuste e qualificate al posto giusto tutto continuerà ad essere il degrado che imperversa da anni.
Sono una massa di inetti . Interi quartier sono senza acqua da giorni e hanno il coraggio di dire che tutto va bene . Stanno distruggendo quel poco di buono che c’era.
È vergognoso che in una città e dico CITTÀ il servizio idrico è garantito solo a metà….a conti fatti un cittadino onesto che paga ha l’acqua corrente solo 180 giorni l’anno è una vergogna non è cattiva amministrazione se non intervengono le istituzioni questo sarà solo una costante di chi paga il servizio idrico ….Ve la faccio io una domanda c’è mai stato un politico che ha Messina come campagna elettorale ha fatto leva sul servizio idrico?
Dice bene Paolo riguardo le dimissioni del consiglio comunale anche se non si ravvedono responsabilità politiche se non la nomina alla presidenza. Una volta tanto mi trovo d’accordo con l’analisi fatta dai consiglieri in questione. Aggiungo che il mese scorso durante una simile situazione di mancanza di acqua la presidente, ospite in un tg di un’emittente televisiva locale, ha avuto un comportamento non adeguato al ruolo che ricopre smentendo le lamentele di chi da giorni era senza acqua.
Accidentali i guasti…ma la mancanza di rispetto e la presa in giro verso la cittadinanza e i comunicati che tutto fila liscio è inaccettabile oltre che puerile. L’onestà intellettuale fa guadagnare in credibilità.,,,..quella che manca. Inadeguati, senza se e senza ma
Loredana Bonasera, ha un curriculum di tutto rispetto, per quanto riguarda l’Architettura. Per dirigere una società come l’Amam, servirebbe un curriculum di tutto rispetto di un Ingegnere (va benissimo donna, se Ingegnere!), specializzato in Ingegneria Idraulica.
Ho letto un articolo nel quale il Sig. Sindaco afferma che dal 2018 ad oggi l’erogazione di acqua è aumentata.
Ma in quale città vive?
Presidente imbarazzante!
Inaudito come molti leoni da tastiera abbiano espresso opinione contraria, quasi che i vari commenti non siano veritieri. Indubbiamente c’è libertà di pensiero ma qui in pratica si è messo in dubbio le criticità vissute da molti utenti. Non è un attacco alla presidente, tantomeno come qualcuno ha paventato che la laurea in architettura della presidente non sia adatta a ricoprire il ruolo. Il presidente infatti non credo entri nel merito di un guasto per cui occorre una specifica laurea. Le sue dimissioni sono semmai un atto dovuto e una specie di risarcimento per i danni arrecati