E' il giorno del "cambio di passo". In consiglio si aprono le danze

E’ il giorno del “cambio di passo”. In consiglio si aprono le danze

Francesca Stornante

E’ il giorno del “cambio di passo”. In consiglio si aprono le danze

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lunedì 20 Gennaio 2020 - 08:00

Oggi alle 15 il consiglio comunale si riunirà per discutere del "cambio di passo", la nuova sfida lanciata dal sindaco De Luca

Oggi si aprono le danze. Il tanto atteso giorno del “cambio di passo” è arrivato. Il consiglio comunale si troverà in aula alle 15 per dare il via alla discussione sull’argomento che ha caratterizzato il dibattito politico dentro e fuori Palazzo Zanca in queste prime settimane dell’anno. Il sindaco De Luca ha deciso di iniziare così il 2020: con un nuova sfida lanciata a un consiglio comunale che domani si troverà tra le mani una delibera di carattere fortemente politico e che delinea il percorso amministrativo che il sindaco vuole portare avanti nell’anno appena iniziato.

O 17 sì o dimissioni

Tra video messaggi, lettere, messaggi social e l’ultimo appello lanciato appena 24 ore fa, De Luca ha parlato chiaro, ha definito la sua strategia e per l’ennesima volta ha deciso di alzare la posta e surriscaldare gli animi, tornando a parlare di dimissioni. Il sindaco ha posto le sue condizioni: se il “cambio di passo” non sarà appoggiato da almeno 17 consiglieri si tornerà alle urne. De Luca lo ha ribadito anche ieri, chiede una maggioranza stabile per andare avanti, non ha intenzione di “tirare a campare” su ogni delibera che verrà, nonostante in questi 18 mesi di amministrazione sono state poche le volte in cui si è trovato di fronte un consiglio ostile o che ha fatto opposizione a prescindere impedendogli di andare avanti.

Al sindaco però non basta. E se inizialmente la proposta era di formare un intergruppo, in corso d’opera De Luca ha raddrizzato il tiro perché nessuno si era mostrato favorevole a quell’idea. E così ha confezionato una delibera che chiede all’aula di creare non più un intergruppo ma una “cabina di regia”, modificare il regolamento del consiglio comunale e di sposare un cronoprogramma di 100 delibere divise per i 12 mesi dell’anno e contrassegnate in ordine di priorità per fissare il percorso amministrativo dell’intero anno. Oggi è su questo che i consiglieri dovranno esprimersi.

Numeri e prime conseguenze

Guardando al consiglio non è ancora chiarissimo cosa accadrà in termini numerici. Di certo c’è che il “cambio di passo” ha scatenato degli effetti. Nel gruppo del Movimento 5Stelle si è consumata una frattura dopo le presa di posizione della consigliera Serena Giannetto, frattura che ha conclamato anche la distanza del collega Francesco Cipolla.

L’ala genovesiana di centrodestra invece ha serrato le fila e si è dichiarato fermo oppositore del “cambio di passo” di De Luca. Tanto da portare la consigliera Nicoletta D’Angelo a dire addio al gruppo Ora Messina per appoggiare il “cambio di passo”.

Nel centrosinistra la situazione è più confusionaria. In casa Sicilia Futura i consiglieri si erano espressi in chiave propositiva, contestando alcuni punti ma mostrando apertura a una discussione sui punti chiave di questa piattaforma. Quindi non un sì a occhi chiusi, ma neanche un no a prescindere. Anche se l’ultima presa di posizione del leader Beppe Picciolo suona come una contestazione al primo cittadino e dunque bisognerà vedere quale sarà l’andamento dei lavori per capire la posizione che decideranno di assumere i tre consiglieri di Sicilia Futura.

Ancora più agitate le acque in casa Pd. Le dichiarazioni del deputato Pietro Navarra, che in qualche modo ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte, aprono al dialogo. Quindi anche in questo caso non un sì fideistico e su tutto, ma un atteggiamento possibilista. Su questa scia è facile intuire che sono praticamente scontati i sì del gruppo LiberaMe e di Libero Gioveni che già si era espresso in questa direzione. Lo zoccolo duro del Pd dovrebbero essere ancora una volta i consiglieri Antonella Russo, Gaetano Gennaro e Felice Calabrò, anche se niente è scontato.

Insomma, il pallottoliere è pronto per mettersi in funzione. Alle 15 inizierà la lunga resa dei conti.

Francesca Stornante

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Un commento

  1. La mia impressione, sempre più netta, è che in territorio messinese si stia combattendo una pura e semplice battaglia di potere.
    Uno scontro di posizionamento in vista di una ben più ampia campagna in ambito regionale.
    Il dramma in tutto questo è che Messina non è lo scopo della lotta ma il mezzo per arrivare altrove.

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