Aveva 65 anni, oltre 40 dei quali dedicati al giornalismo sportivo.
“Gol,gol, gol, gol, gol” lo ha gridato dagli stadi blasonati delle serie A e B ai campi impolverati della serie D ed era il suo urlo inconfondibile, fatto di una passione che gli scorreva nelle vene e che davvero lo spingeva ad amare il Messina indipendentemente dalla categoria.
E fino all’ultimo quell’entusiasmo coraggioso che ha contraddistinto la sua vita lo ha messo nella battaglia contro la malattia. Si è spento nel tardo pomeriggio Reno De Benedetto, stimato collega giornalista, radiocronista amatissimo dai tifosi, temuto e rispettato dalle società che di anno in anno hanno avuto in mano le sorti del Messina.
E’ morto a 65 anni, dei quali 40 dedicati al giornalismo. Nel ’77 è stato tra i pionieri di Radio Messina International ed ha poi seguito le stagioni del Messina, da quelle “d’oro” a quelle via via più meste. Dopo Radio Antenna dello Stretto Reno ha raccontato il Messina con la “Direttissima” di Televip, ed ha continuato con Messinasportiva.it e da 10 anni con Radio Amore. E’ stato anche per un anno addetto stampa dell’Acr. La sua voce era inconfondibile, così come le sue trascinanti radio cronache che ti facevano quasi vedere la partita. Ha raccontato il Messina da ogni possibile stadio, con ironia, passione, spesso anche con le doverose bacchettate. Lo ha fatto con umiltà, senza mai tirarsi indietro e andando in tutte le trasferte, senza guardare la categoria, le vicissitudini, gli anni peggiori. Per lui era sempre il momento di “ricominciare”, di guardare avanti senza superbia, passo per passo con grande speranza. E con questo spirito da guerriero ha affrontato la malattia.
E’ stato, per tanti giovani colleghi un maestro e nelle trasferte nei campi polverosi amava raccontare episodi degli anni più belli.
Dalla sua postazione allo stadio San Filippo ci faceva sorridere con battute sempre ironiche e se avevi bisogno di un consiglio, di un particolare che ti era sfuggito, lui c’era sempre. Era la memoria storica e allo stesso tempo un maestro mai saccente.
Non ha mai smesso di guardare alla vita ed alle vicende di un Messina travolto da continue polemiche e veleni, con ottimismo e pazienza. Il suo sorriso dolce anche quando lanciava frecciatine ai presidenti ed alle società di turno, il suo sguardo buono, erano tratti inconfondibili che lo ce lo ricorderanno sempre, così come quel suo grido trascinante “gol, gol, gol”.
I funerali saranno officiati giovedì 22 agosto alle 16 al Duomo
La redazione di Tempostretto e la società sono vicini al dolore dell’amata moglie Cettina e dei figli Sergio ed Alessio.
Ciao Reno, sei stato un maestro anche nei tuoi ultimi mesi di battaglia contro un nemico che ha vinto solo in apparenza.
Rosaria Brancato
Grande persona sentire le sue telecronache era un vero piacere. Insostituibile.
Ciao Reno
RIP
Grandissima persona, giornalista impeccabile, amante come pochi dello sport e della sportiva correttezza. Una perdita per il giornalismo, lo sport, la città. Vicino alla Famiglia, alla quale porgo le mie condoglianze.
CIAO RENO, UN GRANDE, IN QUESTA MESSINA SVOGLIATA UMILIATA E CALPESTATA DALLA ARROGANZA DEL POTERE .
Abbiamo fatto un pezzo di strada quando eravamo giovani. Mi fece conoscere le prime radio libere. E con quelle sue mani piccole, riusciva a scatenarsi sulla tastiera del pianoforte con una impensabile maestria. La vita gli ha dato tanto e troppo gli ha tolto, ingiustamente. Ciao Reno, chissà se ci riincontreremo?!