Le nuove tecnologie cambieranno in maniera multimediale la produzione dei libri? Che fine faranno i libri di carta che riempiono i nostri scaffali e i nostri comodini? In questi giorni si discute molto su giornali e riviste del futuro del libro…
Alessandro Marzo Magno – L’alba dei libri – Quando Venezia ha fatto leggere il mondo (Garzanti – pp. 300 – €22)
Per rispondere a queste e molte altre domande sul libro e provare a capire la sua evoluzione, è opportuno però chiedersi dove è nata la moderna industria editoriale, e in che modo ha cambiato radicalmente il nostro modo di vivere e pensare. Capire cioè a fondo da dove proviene e come si è trasformato, nel corso dei secoli, il libro a stampa che noi conosciamo. Si scoprirà in questo modo il ruolo centrale proprio di una città italiana, Venezia, dove tutto ha avuto origine.
Alessandro Marzo Magno nel suo ultimo libro L’alba dei libri. Quando Venezia ha fatto leggere il mondo (Garzanti Libri) ci fa viaggiare tra i vicoli e le strade di una Venezia suggestiva, crogiolo di popoli diversi capaci di collaborare tra loro alla produzione dei primi libri a stampa dei più diversi ambiti, dalla cucina alla religione, dalla musica alla letteratura.
L’alba dei libri (Garzanti Libri) ci racconta in maniera affascinante la grande industria multinazionale del primo editore moderno, Aldo Manuzio; la produzione del primo best-seller della storia e del primo libro pornografico; l’invenzione di nuovi caratteri; la nascita dei primi libri a stampa in arabo e in armeno, in greco e in cirillico bosniaco.
Sta davvero cambiando, dopo secoli, la natura dei libri? Alessandro Marzo Magno ci propone un saggio avvincente per chi ama i libri e vuole sapere come sono nati e arrivati sino a noi. Un ritorno alle origini per comprendere sino in fondo i cambiamenti in corso e quelli che verranno.