TAORMINA – Benedizione di rito Indù e primi interventi eseguiti. La missione in India dell’equipe di medici ed infermieri del Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo Bambino Gesù dell’ospedale S. Vincenzo di Taormina è entrata nel vivo. “Si lavora in sintonia e con il sorriso sulle labbra – spiegano all’unisono – in quanto questa è la principale terapia per aiutare bimbi e genitori”. E si lavora in sinergia con i medici del luogo, ai quali il team italiano trasferisce il patrimonio di conoscenza ed esperienza, in modo che possano crescere ed essere in futuro sempre più professionalizzati ed autonomi.
I medici del nosocomio taorminese hanno eseguito sui piccoli indiani screening su cardiopatie congenite complesse attraverso la fondazione “Little moppet heart”, diretta dal dottore Gopi Nallaija. La fondazione raccoglie i casi visitando i bimbi anche nei villaggo più remoti e offre gratuitamente la cura alle famiglie indigenti. Sono stati già presi in esame oltre 20 bambini dal cardiologo delle cardiopatie complesse, il dottor Di Pino. I piccoli selezionati vengono operati dall’equipe composta dagli infermieri Arianna Minghetti, Claudia De Santis, Benedetta De Chirico e Domenica Noto; dal perfusionista Giuseppe Ciccarello; dagli anestesisti Mauro Sturiale e Rosanna Zanai. E dal chirurgo Sasha Agati, primario del Centro cardiologico pediatrico di Taormina.
La missione viene supportata dal comitato dai genitori del Centro e dall’Avulss. Il team sta documentando l’intera missione attraverso l’opera del videomaker messinese Matteo Arrigo. Gli interventi proseguono. Si lavora senza sosta, per cercare di salvare quante più vite di bimbi possibile. Come accaduto in Africa nei mesi scorsi, nella precedente missione di infermieri e medici del Centro cardiologico pediatrico di Taormina. Una eccellenza di umanità.