Ecco come il gelo in America manda in pausa l'inverno sul Mediterraneo

Ecco come il gelo in America manda in pausa l’inverno sul Mediterraneo

Daniele Ingemi

Ecco come il gelo in America manda in pausa l’inverno sul Mediterraneo

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mercoledì 06 Febbraio 2019 - 16:08

Nei prossimi giorni l'inverno si prenderà una piccola pausa sul Mediterraneo

La forte ondata di gelo che a fine gennaio ha colpito gli States e il Canada, facendo sprofondare i termometri fino a valori al di sotto dei -35°C -40°C, sta determinando importanti ripercussioni meteo-climatiche anche in Europa e sul bacino del Mediterraneo, favorendo una temporanea pausa della stagione invernale.

Dopo i periodi freddi e le varie ondate di freddo che hanno caratterizzato buona parte del mese di gennaio ora l’inverno sul vecchio continente è destinato a prendersi una momentanea pausa. In questa prima parte di febbraio la stagione invernale sarà penalizzata da una profonda anomalia negativa termica presente sopra l’area canadese orientale e la vicina Groenlandia, frutto della recentissima ondata di gelo che si è abbattuta sulla regione dei Grandi Laghi.

La forte ondata di gelo che a fine gennaio ha colpito gli States

Ad essa si aggiunge pure una forte anomalia positiva termica fra l’Europa orientale e la Russia europea, in netta contrapposizione con le profonde circolazioni depressionarie che si formano frequente sull’Atlantico settentrionale. Questo nuovo divario termico che si viene a scavare, fra l’Atlantico e i vicini Paesi dell’Europa orientale, sta producendo una notevole intensificazione dei venti zonali e della corrente a getto tra l’Atlantico e l’Europa.

La contrapposizione termica, nel cuore dell’Atlantico settentrionale, continua a tenere attiva una profonda circolazione depressionaria nel tratto di oceano a sud dell’Islanda (dove è ubicato il cosiddetto “fronte polare”, che separa l’aria temperata da quella fredda delle latitudini polari), la quale tende a dipanare un impetuoso flusso di aria molto mite e umida, d’estrazione oceanica, che dalle medie latitudini atlantiche si spinge verso il cuore dell’Europa e del Mediterraneo, mantenendo il campo termico su valori nettamente sopra la media sull’intero continente e sul Mediterraneo.

Fin quando non si estinguerà questa significativa anomalia su buona parte del continente nord-americano, difficilmente in Europa si potranno vedere vere e proprie ondate di freddo, come quelle che stanno finendo d’interessare Canada e Stati Uniti. Forse l’ultima parte di febbraio potrebbe riservarci qualche piccola sorpresa, ma in questo caso non è detto che l’Italia possa essere direttamente coinvolta. Al momento non ci rimane che aspettare nuovi importanti segnali nel medio-lungo termine. Qualcosa sembra muoversi attorno il 12-13 febbraio. Non resta che aspettare le nuove tendenze prefigurate dai modelli matematici.

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