Continua la campagna vaccinale sia per gli over 80 che per gli AstraZeneca. Intanto la Sicilia è tra le prime 4 regioni ad avviare la campagna per i disabili gravissimi.
Arzilla e sorridente, così la signora Grazia si è presentata all’ospedale Papardo per la vaccinazione. Accolta con calore e simpatia la signora centenaria invita tutti a non avere timori nel farsi vaccinare.
Continua quindi a spron battuto la campagna vaccinale negli ospedali di Messina e provincia per gli over 80. Nel frattempo prosegue anche quella di AstraZeneca per forze dell’ordine e scuole, e dall’1 marzo è iniziata anche la vaccinazione a domicilio per gli over 80 che ne hanno fatto richiesta. In Fiera sabato sarà ultimato il primo dei due padiglioni destinati a fare da hub per le vaccinazioni di massa. Insomma tutto procede come da tabella di marcia.
Vaccini per disabili gravissimi
Intanto la Sicilia è tra le prime quattro regioni italiane ad avviare la campagna vaccinale anti Covid in favore dei disabili gravissimi. Con una direttiva dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, inviata ai direttori delle Asp siciliane, viene infatti stabilito che a beneficiarne da subito saranno tutti i cittadini che ricevono già l’assegno di cura del fondo di cui al decreto del presidente della Regione Siciliana n. 589 del 31 agosto 2018.Si tratta di circa 11mila persone che risultano iscritte negli elenchi speciali in quanto affette da patologie “gravissime” e che hanno sottoscritto il Patto di cura: pertanto non sarà necessaria la prenotazione tramite piattaforma digitale o call center.
Oltre 350 mila dosi
Sarà infatti compito delle singole Aziende sanitarie provinciali contattare gli utenti e stabilire poi i criteri di vaccinazione. Il provvedimento assessoriale raccomanda l’incentivazione della somministrazione domiciliare e l’uso del vaccino Moderna indicato per i soggetti più fragili. Intanto, complessivamente, sono oltre 350mila le dosi inoculate in Sicilia dall’avvio della campagna di vaccinazione anti Covid. Solo ieri ne sono state somministrate poco meno di 13mila.
Quello che scrivete sono solo una parte di verità, che probabilmente da parte delle Asl vi viene riferita. Siamo sempre una città da terzo mondo. Ho una familiare che vive in una casa famiglia, con altri anziani ultra ultra ottantenni. Ebbene, i signori della Asl per ben due volte e dico due volte danno l’appuntamento per le vaccinazioni e poi non spuntano senza nessuna motivazione plausibile. Neanche gli operatori all’interno sono vaccinati, tengo a precisare. Se si ammala qualcuno all’interno, e malauguratamente non supera la malattia,pensate che non fioccano le denunce? Si procede alla carlona, senza raziocinio, questa è la verità. Che qualcuno mi smentisca se non racconto i fatti.