Ecco quanto guadagnano i sindaci siciliani, quello di Messina raddoppia

Ecco quanto guadagnano i sindaci siciliani, quello di Messina raddoppia

Carmelo Caspanello

Ecco quanto guadagnano i sindaci siciliani, quello di Messina raddoppia

martedì 21 Febbraio 2023 - 07:25

Il primo cittadino di Parigi si ferma a 9mila e 204. Gli aumenti variano dal 16 al 100%. Vediamo in che misura, in base al numero di abitanti dei Comuni amministrati

di Carmelo Caspanello
PALERMO – “Sapete quanto guadagna il sindaco di Parigi e quanto quello di Messina? 9mila 204 euro al mese il primo e 14mila e 228 il secondo”. Massimo Giletti commenta nella sua “Arena” il grafico (fonte Giornale di Sicilia) che campeggia alle sue spalle, con la gigantografia delle due indennità. Sul “ring” il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca e il vice presidente dell’Ars Nuccio Di Paola (M5S). Il battibecco ha inizio. La trasmissione de La7 getta benzina sul fuoco di un dibattito, in realtà mai spento, che irrita i siciliani e non solo: l’adeguamento dell’importo di indennità e diaria dei deputati regionali alle variazioni dell’indice Istat del costo della vita (un aumento di circa 900 euro al mese per ognuno dei 70 onorevoli dell’Ars) e di sindaci, vicesindaci, assessori e presidenti dei Consigli comunali. Ma quanto percepiranno i sindaci siciliani in virtù della manovra regionale? Gli aumenti variano dal 16 al 100%. Vediamo in che misura, in base al numero di abitanti residenti nei Comuni amministrati. In quelli fino a 3mila abitanti il primo cittadino che percepiva 1161 euro e 90 centesimi ne guadagnerà 2mila 285 e 55 centesimi. Le cifre che vi forniamo sono al lordo. Da 3001 a 5000 abitanti i primi cittadini passano da 1952 euro e 10 centesimi a 3mila 142 e 64 centesimi (+22%). Da 5001 a 30mila residenti l’aumento è del 30%: da 2788,20 si passerà a 4285,40 euro. Segue la fascia da 30001 a 50000, dove l’indennità del sindaco passa da 3.114 euro a 4999,65 (35%). Da 50001 a 100000 abitanti lo stipendio del sindaco, che era di 3.717euro e 90 centesimi, lievita del 45% fino a raggiungere i 6428 euro e 12 centesimi. Si passa quindi ai sindaci dei Comuni capoluogo di provincia, fino a 100mila residenti. In questo caso l’aumento è del 70%, da 3mila 717 euro e 90 centesimi a 9999 euro e 30 centesimi. Nei Comuni capoluogo con oltre 1000mila abitanti l’aumento è dell’80% e si passa così da 5205 euro e 60 centesimi a 11mila 427 euro e 77 centesimi. Infine i sindaci delle Città metropolitane che in Italia sono 15, tre delle quali (3 su quindici, va evidenziato), sono in Sicilia: Palermo, Catania e Messina. Questi ultimi raddoppiano: passeranno pertanto da 7mila 18 euro e 20 centesimi a 14mila 284 euro e 71 centesimi, quanto il presidente della Regione. Tutte le cifre, come specificato prima, sono al lordo.
AUMENTI ANCHE PER ASSESSORI E PRESIDENTI DEL CONSIGLIO
Sensibili aumenti anche per i presidenti dei Consigli comunali e degli assessori delle città metropolitane di Catania, Palermo e Messina (+3mila e 549 euro i primi e + 4210 i secondi). L’aumento non avverrà tutto quest’anno e la Regione non ha le risorse per coprire interamente la nuova spesa (dovrebbero mettere mano al portafogli anche i Comuni), ma questo è un altro discorso.
IL VICE PRESIDENTE DELL’ANCI LO GIUDICE: “VI SPIEGO L’ASSURDITA’ TUTTA SICILIANA”
Danilo Lo Giudice, vice presidente regionale dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) sostiene tuttavia che “l’assurdità tutta siciliana è rappresentata dal fatto che mentre a livello nazionale l’aggiornamento delle indennità per gli amministratori è coperto dallo Stato, qui deve essere coperto dalle casse comunali. La Regione siciliana ci ha messo una pezza contribuendo a dare una copertura al 50% circa a queste indennità. Ritengo sia assolutamente ingiusto e assurdo – aggiunge – che rispetto a quella che è una norma nazionale, che riguarda l’Italia intera, ci siano delle disparità e nello specifico che gli amministratori siciliani siano trattati in maniera differente rispetto al resto della Penisola e soprattutto che la nostra autonomia venga utilizzata a discapito della stessa Sicilia”.
LE PRESE DI DISTANZA DAGLI AUMENTI DELL’INDENNITA’
Intanto c’è già chi prende le distanze dai contenuti della Finanziaria approvata all’Ars con gli aumenti indiscriminati. “Ho rinunciato all’adeguamento – ha annunciato il democratico Calogero Leanza – e finché non sarà possibile rifiutare l’accredito ho già destinato la somma, e continuerò a farlo, per attività di solidarietà”. Sud chiama Nord e Sicilia Vera, otto deputati che fanno capo a Cateno De Luca, hanno invece preso la decisione di astenersi dai lavori fino a quando non sarà all’ordine del giorno l’abrogazione della norma” che aumenta le indennità.

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10 commenti

  1. vi sembra giusto?

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  2. Come come ?
    I deputati di De Luca che si astengono ???
    Ma…il presidente del consiglio Comunale di Messina, De Luca, non ha appena fatto fuoco e fiamme per cambiare il regolamento ed abolire l’attenzione ?
    Che ridere, non ci sto capendo più niente 😂

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  3. Come come ?
    I deputati di De Luca che si astengono ???
    Ma…il presidente del consiglio Comunale di Messina, De Luca, non ha appena fatto fuoco e fiamme per cambiare il regolamento ed abolire l’astenzione ?
    Che ridere, non ci sto capendo più niente 😂
    PS: ma questi ricchi politici, hanno poi davvero bisogno dell’aumento Istat ? Mah…

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  4. Basile non è ora di dimetterti? Noi cittadini ci sentiamo imbrogliati.

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  5. Buongiorno,
    l’ottimo e preciso articolo tralascia un particolare importante: all’ARS i parlamentari “deluchiani” avevano l’occasione di impedire l’aumento degli stipendi di parlamentari, sindaci e via dicendo votando l’emendamento proposto dallo stesso Cateno De Luca, ma hanno preferito non votare non presentandosi in aula e a causa del loro non voto l’aumento non è stato bloccato.
    Può sembrare solo un particolare, ma è un particolare che assomiglia tanto al gioco delle tre carte.

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  6. e poi si scervellano per capire come mai la gente non va a votare, come mai tutti questi astenuti. Si vergognino TUTTI

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  7. uno solo prende lo stipendio di 10 persone, ma quando finirà tutto questo

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  8. Ottimo e chiaro articolo, così come ottima riflessione di Hermes Terre …..hanno predicato bene, ma razzolato male ,così come quelli, che tanto, hanno criticato duramente nelle loro campagne elettorali …..tra l’altro, sottolineo che in questi aumenti c è l’aggravante, che sapendo che gravano sulle casse comunali, potevano benissimo evitarli visto che non erano obbligatori… Il sindaco di Messina che percepisce più di un sindaco della capitale della Francia …. ennesima sconfessione di tutto l’operato di colui che voleva passare per il “Fatebenefratelli”… ! P.s: al presidente dell’Anci dico che l’assurdità tutta siciliana sono esclusivamente loro per tutto quello che hanno detto e per tutto quello che hanno fatto e che purtroppo stanno continuando a fare!

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  9. Una vergogna, almeno sapessero fare il lavoro, sono scappati di casa e noi che li abbiamo votati dei poveri ammuccalapuni

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  10. Sindaco di Messina oltre 14000 euro, più 5000 rispetto al sindaco di Parigi. Deputati siciliani oltre 13000 euro. In compenso servizi zero! Non ho parole per esprimere tutto il mio sdegno. Dico solamente vergogna. Farò parte del primo partito in Italia: l’astensionismo!

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