“Dalle nostre radici un possibile sviluppo sostenibile del territorio”, questo lo slogan della giornata di presentazione del distretto di economia solidale ACAMES. L’evento è stato ospitato nei locali di villa Cianciafara a Zafferia.
Fare rete e creare sinergie tra aziende, consumatori ed associazioni, questa è la ragion d’essere del Distretto di Economia Solidale ACAMES (Antichi Casali Messinesi Sud) presentato nella splendida cornice di Villa Cianciafara a Zafferia
Il DES è una rete in cui i soggetti si aiutano reciprocamente per la realizzazione delle proprie necessità di scambio e dono di beni, servizi e informazioni, secondo principi dell’economia locale, equa, solidale e sostenibile.
Il "DES ACAMES" è un’associazione di secondo livello in quanto i suoi soci sono prevalentemente associazioni ed imprese che mirano alla costituzione di un Distretto di Economia Solidale nel territorio ove sorgevano gli antichi casali della zona sud del Comune di Messina, nei villaggi compresi tra la vallata del Camaro e quella del Giampilieri, per favorire la collaborazione tra tutte le realtà promotrici dei valori dell'economia solidale e sociale, dell'uso responsabile e consapevole delle risorse, della sobrietà e di prassi sostenibili.
“Dalle nostre radici un possibile sviluppo sostenibile del territorio”, così recita lo slogan della giornata di presentazione. Ad accogliere il pubblico, il Professore Giuseppe Mallandrino, Presidente dell'Associazione “Alessandro Tasca Filangeri di Cutò”. “In un epoca in cui il 17% della popolazione controlla l’80% delle risorse globali”, dice il Mallandrino, “fa piacere sapere che ci siano gruppi che credono nel villaggio, nella possibilità di conoscere la provenienza esatta del frutto che mangiano”.
Ospite dell’iniziativa anche il Professore Filippo Grasso, Direttore del Master universitario “Esperto in management alberghiero, Tour operator, agenzie di viaggio”, che ha sottolineato la centralità che il distretto può rivestire nella crescita del territorio ed il bisogno di puntare sulla formazione: “C’è una crescente domanda di conoscere le radici del territorio, occorre sostenere questa domanda fornendo un’offerta qualificata. Le parole d’ordine sono: solidarietà, responsabilità ed adeguata preparazione”.
Rivolge un saluto ai presenti anche il presidente del DES ACAMES, Nino Bebba, che ha descritto il percorso storico che lega i singoli membri del distretto e la rilevanza che questo soggetto assume nel panorama messinese.
“Il momento è quello giusto, qualcosa sta cambiando”, secondo la Dottoressa Schachter, intervenuta in rappresentanza della Provincia Regionale di Messina, “il consumatore ha riscoperto il valore delle tradizioni e dei prodotti naturali”.
L'idea del DES è quella di valorizzare la relazione tra la produzione e il consumo di beni e servizi del nostro territorio e di creare un rapporto diretto, economico, sociale e culturale tra le realtà produttive locali e i consumatori. Lo sviluppo dei distretti contempla la necessità di preservare le risorse ambientali, creare occupazione e promuovere la solidarietà. Il progetto propone anche di sviluppare una filosofia che superi il modello economico neo-liberalista per privilegiare una rete di economia solidale, in cui i concetti di profitto ed individualismo lascino spazio a quelli di equità, condivisione e giustizia.
“Il distretto ACAMES nasce dal territorio per il territorio”, ribadisce con forza Antonio Tavilla, Vice Presidente del DES. “Un territorio, quello di Messina, che non è noto per la sua inclinazione agricola, data la sua natura collinare e montuosa, ma che può puntare ad unire la sua vocazione turistica con le ricchezze del settore agroalimentare. Questo è uno degli obiettivi del DES, che si prefigge anche di valorizzare la valigia zero, un concetto per cui un prodotto meno si muove, meglio è.”
Il DES ACAMES si prefigge, peraltro, di creare la base per filiere corte che mettano in collegamento produttori e consumatori, valorizzare le identità e le tipicità locali, promuovere percorsi partecipati per la difesa del territorio con il coinvolgimento delle comunità locali, progettare e definire i diversi “anelli tematici” legati alle vallate del distretto per la costruzione modulare del “sistema” dell’ecomuseo. Un ecomuseo (o museo diffuso) è un territorio caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevanti e degni di tutela, restauro e valorizzazione. Ad approfondire l’argomento, il Dottor Sergio Todesco, Direttore della Biblioteca Regionale, che ha illustrato il progetto dell'Ecomuseo dei Nebrodi occidentali da lui realizzato.
Presente alla manifestazione anche l’Assessore Daniele Ialacqua che spiega come il DES rappresenti “il risultato di tante iniziative portate avanti da diversi anni a Messina dagli stessi che oggi si sono federati nel distretto. Il punto di forza è certamente la possibilità di mettere insieme le esigenze del territorio e di incidere sull’economia. Il DES attraversa ancora la sua fase embrionale, ma l’importante è essere partiti. È un segnale per la Sicilia e per chiunque sia interessato ad avvicinarsi ad una realtà del genere”.
Gabriele Quattrocchi