Per il patron del settimanale d'inchiesta il processo si aprirà a luglio prossimo. Sentenza a maggio, invece, per altri tre collaboratori.
Si aprirà il prossimo 19 luglio il processo per il gionalista Enzo Basso, patron del settimanale Centonove, e il ragioniere Giuseppe Garufi, rinviati a giudizio dal Gup Monica Marino per la "galassia" di società ruotanti intorno la testata. Francesco Pinnizzotto, Andrea Ceccio e la direttrice Graziella Lombardo hanno invece scelto il rito abbreviato: per loro la decisione arriverà il prossimo 17 maggio.
Ieri, intanto il PM Antonio Carchietti, titolare delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza, ha formulato le richieste di condanna per i tre che hanno scelto il rito abbreviato: 2 anni e 10 mesi per Pinnizzotto, 2 anni e 8 mesi per Lombrado, 2 anni e mezzo per Ceccio.
Tutti sono chiamati in causa per alcune ipotesi di bancarotta e per i passaggi societari dell'editoriale Centonove, Centonove Press – che per anni ha gestito il servizio di rassegna stampa dell'Ars, e le altre cooperative collegate.
L'ipotesi d'accusa è che una serie di società furono create per continuare a percepire i contributi dell'editoria ed evitare le conseguenze dei fallimenti delle società madre.
Impegnati nelle difese gli avvocati Carmelo Scillia, Aurora Notarianni, Alberto Gullino, Nino Caleca e Sergio Mastroeni.
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