A lanciare l’allarme è l’OrSa che denuncia gli effetti che a breve potrebbero ripercuotersi anche sui dipendenti della Nettuno Multiservizi e della Vesuviana Coop. Service. Ieri intanto i lavoratori hanno consegnato all’assessore Russo le lettere di licenziamento. 3500 le firme raccolte nella petizione lanciata dalla Cisl
Un incontro “simbolico” per consegnare all’assessore regionale ai trasporti, Pier Carmelo Russo, le 85 lettere di licenziamento recapitate poco prima dell’addio definitivo all’impianto della stazione Centrale. Quattro i lavoratori ex-Servirail che hanno preso parte alla trasferta palermitana di ieri pomeriggio durante la quale il rappresentante di palazzo dei Normanno ha ribadito di voler seguire, nel confronto con Trenitalia, la linea già fornita dal governatore Lombardo, premere cioè sui 50 milioni da stanziare per l’acquisto delle vetture a bordo delle quali potrebbero essere reimpiegate le maestranze dei treni notte. Intanto la raccolta firme avviata nei giorni della pre-vigilia di Natale, ha toccato quota 3500 firme e da questa mattina dovrebbe essere allestito un presidio fisso a piazza Cairoli per cercare di coinvolgere di più la cittadinanza. La raccolta verrà effettuata anche a partire dalle 19 di questo pomeriggio presso il Circolo “Peppino Impastasto” del Partito della Rifondazione Comunista di Messina (via dei Verdi 58 Messina) in occasione della festa di fine anno.
La delicata questione occupazionale che interessa il comparto ferroviario siciliano rischia però di trascinare nel baratro anche i lavoratori dell’indotto, quelli cioè che “gravitano” intorno al servizio trasporti. L’OrSa torna a puntare i riflettori sulle difficoltà già denunciate dalla “Nettuno Multiservizi”, che gestisce il servizio mensa della stazione e i bar delle navi traghetto e che, nonostante tutto, dal primo giorno di presidio degli ex-cuccettisti ha fornito loro gratuitamente pranzi e cene. I tagli inflitti ai collegamenti ferroviari meridionali hanno prodotto un significativo calo di produzione anche nei settori dell’indotto, al punto che altri lavoratori, sottolinea l’OrSa, potrebbero ritrovarsi in piazza, al fianco degli addetti all’accompagnamento notte, per rivendicare il diritto all’occupazione.
Preoccupazione anche per i dipendenti del servizio pulizia della navi traghetto, appalto che “in illo tempore” fu assegnato all’A.T.I. composta dalle aziende “Vesuviana-Coop.Service”: «La frammentazione del traghettamento, i recenti trasferimenti di ramo d’azienda a favore della “Blu Ferries” e il conclamato disinteresse di RFI per il settore marittimo – scrive il sindacato – , presto produrranno un drastico dimensionamento dei livelli occupazionali che vedrà coinvolti i dipendenti dell’indotto e in seconda battuta i ferrovieri che, nonostante i luoghi comuni, non sono ultra garantiti e rischiano come gli altri di perdere il posto di lavoro. Consapevoli del tatticismo aziendale posto in essere da Trenitalia contro i lavoratori ex Servirail – conclude l’OrSa – questa volta non consentiremo all’azienda di proporre la toppa dopo aver creato artatamente il buco, pertanto, avanziamo urgente richiesta di incontro per valutare la posizione dei citati lavoratori dell’indotto e programmare in tempo i dovuti interventi per la garanzia di mantenimento dei servizi e dei posti di lavoro. In assenza di riscontro saranno attivate le procedure di raffreddamento». (E. DEP.)