L’ipotesi è quella di trasformare l’area da F1(produttiva) a B1 (residenziale). Sulla vicenda si registra il no del quartiere, e la “non competenza” della Sovrintendenza
Nei giorni scorsi abbiamo scritto di due nuove possibile ipotesi di piani edilizi: l’una riguardante il Torrente Trapani, per via della richiesta di permuta di alcuni terreni (vedi articolo correlato) da parte dell’imprenditore Vincenzo Vinciullo; l’altra attinente il cambio di destinazione d’uso, attualmente prevista dal Prg, dell’area dell’ex-mercato Ittico, da F1 a B1 (residenziale), ovvero da attività produttive a residenziale. Sebbene sul primo fronte il titolare della ditta “4V” abbia inteso specificare che il fine non sia quello di realizzare nuove palazzine (ipotesi a cui sembra credere ben poco il IV quartiere), sul secondo tutti è stato rimandato al prossimo 23 aprile.
Giorno 4 (aprile, ndr), infatti, presso i locali del Dipartimento Pianificazione, si è tenuta la conferenza dei servizi a cui sono stati invitati a partecipare gli Enti che sulla questione sono chiamati ad esprimere parere: circoscrizione, Sovrintendenza, Genio Civile. Il quartiere, come scritto nei giorni scorsi, ha deliberato negativamente, considerando necessario “un più razionale sviluppo del territorio” che tenga conto di quelle che sono le effettive necessità della città. La Sovrintendenza, come emerge dalla nota di risposta allegata al verbale della conferenza, specifica che “dall’esame della documentazione, l’immobile in questione non risulta classificato A1 (edificio di particolare interesse storico-architettonico), né ricade in zona A2 del vigente”. Di conseguenza, aggiunge la responsabile della VII Unità Operativa, l’arch. Maria Mercurio, “si procederà alla verifica negativa d’interessa in quanto non si ritiene meritevole di dichiarazione d’interesse storico architettonico”. Discorso analogo per la competenza paesaggistica, da cui l’immobile non è “interessato”.
All’appello manca l’ultimo, e forse più delicato, parere, quello del Genio Civile. L’ing, Caminiti preso atto della mancanza di documentazione da parte degli Uffici di via Aurelio Saffi, ha deciso, di concerto con il Rup del progetto, nonché dirigente del Dipartimento Urbanistica, Cucinotta, di rimandare tutto alle prossime settimane. (E.DEP.)
Veramente a mio parere come zona ora non è il massimo… invece di residenziale si potrebbe creare un bel museo del mare oppure un’acquario ultra moderno oppure ancora un museo con gli innumerevoli reperti e foto del grande terremoto… sarebbe una bella attrazione per i croceristi e si potrebbero reimpiegare una decina di lavoratori messinesi trombati dai vari cambi di destinazione d’uso…..
Ma il progetto del gruppo del nord che fine ha fatto???
MALANOVA MI ANNU,usiamo dire amorevolmente.La Soprintendenza ai beni culturali e ambientali(si fa per dire)di Messina,fu ed è per la nostra città,una volta SINEDRIO e un volta PILATO.Sotto le sembianze del SINEDRIO,fu ed è carnefice,con i suoi pareri favorevoli,della distruzione di quel poco rimasto della nostra storia.Esempio tristissimo,nel 1972,fu la fine dell’artistico edificio e dell’annessa chiesa in stile arabo normanno,del Collegio S. Ignazio a piazza Cairoli.Sotto le sembianze di PILATO,ci ha privato,lavandosene le mani nell’istruire i tanti progetti,del paesaggio dello Stretto,autorizzando altezze lungo tutta la circonvallazione,persino di fronte ai belvedere storici,come quello di Cristo Re,infischiandosene della storia di città ad anfiteatro naturale.Sul Mercato Ittico non hanno dubbbi,Gesù disse “perdona loro perchè non sanno quello che fanno”,anche al numero 38 di viale Boccetta non sanno cos’è il paesaggio.
Ricordo agli architetti della Soprintendenza,che siamo nel sito del PALAZZO REALE,e che alla Convenzione Europea si definì il paesaggio: UNA DETERMINATA PARTE DI TERRITORIO, COSI’ COME E’ PERCEPITA DALLE POPOLAZIONI.