Il Coordinamento Ambientale Milazzo-Valle del Mela scrive al consiglio comunale di Pace del Mela

Il Coordinamento Ambientale Milazzo-Valle del Mela scrive al consiglio comunale di Pace del Mela

Serena Sframeli

Il Coordinamento Ambientale Milazzo-Valle del Mela scrive al consiglio comunale di Pace del Mela

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lunedì 17 Novembre 2014 - 16:38

L’associazione interviene in merito alla seduta del civico consesso che si terrà domani e della proposta di deliberazione sull’approvazione dello schema di convenzione tra il comune pacese e Terna. L’associazione chiede il ritiro della delibera per modificarla con diverse proposte

Il Coordinamento Ambientale Milazzo- Valle del Mela, unione delle associazioni e gruppi ambientaliste del comprensorio, ha deciso di scrivere al Presidente del consiglio comunale di Pace del Mela e ai consiglieri comunali in merito alla seduta del civico consesso che si terrà domani.
Si torna così a parlare dell’elettrodotto Terna Sorgente-Rizziconi e della proposta di deliberazione
“Nuovo elettrodotto a 380kv in doppia terna “Sorgente Rizziconi”, approvazione dello schema di convenzione tra il Comune di Pace del Mela e Terna Rete Italia S.p.A.”.
Il Coordinamento Ambientale Milazzo Valle del Mela intende porre l’attenzione sulla questione poiché ritiene lesivo per i cittadini utilizzare risorse economiche compensative ottenute dalla realizzazione dell’impattante elettrodotto per riqualificazioni ambientali di aree comunali; propongono così al Consiglio di ritirare la proposta di deliberazione in modo da poterla rimodulare con diverse proposte. L’associazione chiede poi la lettura del documento durante la seduta consiliare.
“Per riqualificazione ambientale- precisa Giuseppe Maimone, presidente del Coordinamento- si intende la realizzazione di piazze, parco giochi ecc. In diverse circostanze il Coordinamento Ambientale Milazzo – Valle del Mela ha contestato l’utilizzo di tali risorse per opere assolutamente inutili per l’interesse dell’intera collettività, in quanto questi fondi dovrebbero essere spesi a tutela dell’Ambiente e della Salute Pubblica”. Il Coordinamento Ambientale ha proposto sia a Terna sia all’Amministrazione Comunale di Pace del Mela soluzioni per utilizzare in maniera diversa questi fondi ma sembra che non siano state prese in considerazione.
“La zona urbana- spiega Maimone- di Passo Vela è prettamente residenziale e vi risiedono numerose famiglie con bambini in tenera età. Qui esiste sia un elettrodotto da 380 KV sia il realizzando elettrodotto, un ripetitore di telefonia mobile a brevissima distanza gli uni dagli altri”. Le Associazioni Ambientaliste hanno più volte denunciato la necessità di risolvere la grave problematica nel quartiere “Passo Vela”, conosciuto purtroppo per le gravi problematiche di malattie neoplastiche, cardiocircolatorie, malattie croniche respiratorie e disordini ematologici, certamente imputabili a una serie di cause e concause dovute all’inquinamento ambientale; le Associazioni hanno anche promosso azioni di protesta per sensibilizzare istituzioni private e pubbliche al fine di eliminare le cause che determinano gravi conseguenze per la salute dei cittadini di Passo Vela e dell’intero comprensorio di Milazzo.
Ecco allora che il Coordinamento Ambientale interviene invitando il consiglio a ritirare la proposta di deliberazione e rimodularla secondo diverse richieste: prima di tutto sollecitare il Ministero Sviluppo Economico, Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, Assessorato Regionale Energia e il Commissario della Provincia Regionale di Messina a intraprendere immediatamente l’iter burocratico per la delocalizzazione dell’esistente elettrodotto da 380KV denominato “Sorgente – Paradiso” dal territorio comunale senza ricollocarlo in altre zone caratterizzate da presenze antropiche. Maimone e le associazioni invitano poi la Società Terna a presentare entro 180 giorni dalla firma della convenzione il progetto di delocalizzazione dell’elettrodotto “Sorgente – Paradiso”: nel caso in cui non fosse realizzabile, chiedono che la Società Terna si impegni a risarcire tutti i cittadini che hanno immobili di proprietà nel raggio di 400 metri. Nell’attesa della realizzazione della delocalizzazione dell’elettrodotto, chiedono a Terna di impegnarsi ad attuare tutte le soluzioni tecniche disponibili al fine di limitare le emissioni elettromagnetiche nella zona di Passo Vela.
Il Coordinamento suggerisce poi l’istituzione di un’unità di monitoraggio “intelligente” ambientale, con uno spettro di indagine che contempli tutte le potenziali conseguenze dell’inquinamento elettromagnetico di bassa e alta frequenza, oltre a quello della qualità dell’aria riguardo alla problematica dell’ozono lungo i tracciati degli elettrodotti esistenti sul territorio comunale. L’unità di monitoraggio servirà a valutare, almeno in un decennio, l’andamento dei parametri e quali sono le forme critiche.
Un’altra idea è finanziare una fondazione costituita dalle Associazione Ambientaliste di concerto con il Comune di Pace del Mela, con l’obiettivo di sostenere economicamente le famiglie di cittadini colpiti da patologie ambientali. La Fondazione deve avere caratteristiche di continuità temporale, con cadenza annuale e con finanziamento liberale, da parte di Terna, per un importo minimo di €.100.000 l’anno. Lo scopo del fondo è di attenuare il danno economico sopportato dai malati e dalle loro famiglie per le spese della terapia e/o del mancato corrispettivo derivante dal proprio lavoro.
Il Coordinamento suggerisce poi un sistema di monitoraggio dello stato di salute della popolazione residente con uno screening sanitario gratuito; l’abbattimento del 70 % dei costi sostenuti dall’Ente Comunale e del 50% di quelli sostenuti dalle famiglie pacesi in merito alla fornitura di energia elettrica; l’acquisto di una centralina di monitoraggio della qualità dell’aria; commissionare all’Organizzazione Mondiale della Sanità un’indagine epidemiologica sullo stato di salute della popolazione residente e infine individuare, insieme alle Istituzioni Nazionali, Regionali e la Società Terna, soluzioni tecniche migliorative al costruendo elettrodotto, anche dopo l’entrata in esercizio, soprattutto nei tratti dove insistono civili abitazioni.

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