La petizione è stata presentata in municipio dall'ex insegnante e riguarda la sicurezza degli impianti di telecomunicazione presenti nel territorio. Il sindaco la ringrazia e risponde: "Profonda stima e ammirazione"
S. TERESA DI RIVA – Aurora Garufi è una insegnante in pensione che ha superato gli 80 anni. E, da… “diversamente giovane”, continua a lottare per migliorare la vivibilità della sua cittadina. La sua ultima battaglia riguarda l’inquinamento elettromagnetico determinato dalle antenne di telefonia mobile. In particolare nel quartiere Bucalo, dove la donna risiede.
A mettere il pulce in testa all’ex docente, i disturbi subiti dal suo televisore. “Se ci sono problemi per questi impianti – si chiede la donna – le persone quali effetti dovranno patire?”. Su questo interrogativo si impernia la petizione firmata da 120 cittadini ed inviata al Comune.
Il documento non è passato inosservato al sindaco e deputato regionale Danilo Lo Giudice, rimasto particolarmente colpito dal fatto che “la signora abbia superato le ottanta primavere. La signora Garufi – aggiunge – merita tutta la mia stima, perché alla sua età ha ancora voglia di lottare e combattere per la salute di noi cittadini e questo le fa onore.
La petizione riguarda la sicurezza degli impianti di telecomunicazione presenti nel territorio comunale (antenne)… Con il professore Pippo Sturiale ed insieme ai tecnici stiamo vagliando il da farsi e anche a seguito della mozione del consigliere Carmelo Casablanca che ringrazio, vogliamo approfondire per capire se ci siano eventuali anomalie.
Per questo motivo – aggiunge Lo Giudice – vista anche la condivisione assoluta sul tema da parte dei consiglieri di maggioranza, nel prossimo Consiglio comunale (in programma domani, giovedì) approveremo la mozione e periodicamente con il supporto del nostro esperto Pippo Sturiale, effettueremo le dovute rilevazioni e successivamente qualora si riscontrino anomalie inoltreremo il tutto agli organi competenti. Intanto – conclude Lo Giudice – non posso che ringraziare la maestra Garufi”.