L'avvocato messinese riconfermato insieme ai colleghi Giampiero Cannella e Manlio Messina
A poco più di un mese dal congresso nazionale di Trieste, che ha confermato Giorgia Meloni come Presidente Nazionale, sabato 13 gennaio si è svolta a Bologna la 1° Assemblea Nazionale di Fratelli d’Italia, nel corso della quale è stato presentato il simbolo con il quale il partito si presenterà alle elezioni politiche del 4 marzo e sono stati eletti i componenti della Direzione Nazionale.
Tre i siciliani eletti in Direzione Nazionale: si tratta del messinese Giuseppe Sottile, del palermitano Giampiero Cannella, già portavoce della Sicilia occidentale, entrambi riconfermati, e del neo portavoce della Sicilia orientale, il catanese Manlio Messina.
“In provincia di Messina abbiamo ottenuto un grande risultato, riuscendo a fare eleggere ben due deputati e mettendoci dietro liste e candidati uscenti di grossissimo calibro che gli elettori hanno sonoramente e solennemente bocciato perché evidentemente non più graditi – dice Sottile -. Il nostro successo sta tutto nella proposta di candidati giovani, preparati e credibili. Non a caso all’ARS Fratelli d’Italia ha il gruppo più giovane, persino del M5S.
Sono convinto che la coalizione di centrodestra sia l’unica proposta credibile per la guida del paese, e che dalle urne possa uscire un risultato che va oltre il 40%, ossia la soglia di governabilità. A patto però che, prendendo le mosse da un programma innovativo condiviso, si propongano candidature valide e spendibili sul territorio. E’ intollerabile un’altra campagna elettorale come quella delle regionali dove, anziché sui programmi, ci si è dovuti confrontare sulla presentabilità o meno dei candidati.
Per quanto riguarda i collegi del territorio della Provincia di Messina, è naturale, alla luce dei risultati delle elezioni regionali, che Fratelli d’Italia ambisca ad almeno uno dei collegi uninominali. Con riferimento alle candidature, a mio parere, è necessario fare riferimento ai segnali inequivocabili provenienti dal territorio. E’ chiaro che non è accettabile che si ripropongano agli elettori le candidature dei soliti nomi, bocciati dalle urne, oppure dei loro discendenti; così come non è opportuna la proposizione di candidati gravati da pregiudizi penali di un certo rilievo. Gli elettori non capirebbero la scelta e, complice questo assurdo sistema elettorale, punirebbero l’intera coalizione.
Infatti, sebbene le recenti consultazioni elettorali hanno visto il successo dei partiti di centrodestra, c’è il concreto rischio che una scelta sbagliata metta a repentaglio il risultato nel collegio di riferimento e questo sia nell’uninominale quanto nel plurinominale, se è vero come è vero che diversi esponenti politici territoriali o importanti sostenitori della stessa Forza Italia si dischiarano pronti a non votare il partito di Berlusconi, né la coalizione, in caso di scelte non condivisibili. Tale, ad esempio – giusto per citare nomi e cognomi – il Presidente del Consiglio di Milazzo, Gianfranco Nastasi, che ha confermato al sottoscritto la propria delusione nei confronti di alcuni nomi che stanno circolando. Sono tuttavia certo che alla fine prevarrà il buonsenso e che in tutti i collegi uninominali verranno fatte le scelte più adeguate per lanciare il centrodestra verso una grande vittoria”.