Il Centrodestra sembra unirsi intorno alla candidatura a sindaco di Matilde Siracusano. Il Centrosinistra non ha ancora deciso cosa fare.
Il quadro delle candidature a sindaco di Messina si va componendo. Cateno De Luca, con una scelta coraggiosa, ha deciso di puntare su Federico Basile. L’ex Direttore Generale, nella campagna elettorale già avviata, dovrà impegnarsi molto per convincere i messinesi a fidarsi di lui e della sua autonomia rispetto all’ex primo cittadino. Sarà un’operazione difficile, posto che De Luca dovrà per forza intervenire a sostegno di Basile facendogli da traino. Inoltre, per amministrare è certamente necessaria un’adeguata preparazione tecnica, ma servono anche doti politiche e strategiche di cui Basile dovrà fornire prova per acquisire e mantenere la fiducia dei suoi concittadini.
Il Centrodestra e Matilde Siracusano
Il Centrodestra sembra trovare unità intorno alla candidatura dell’onorevole Matilde Siracusano. Il suo viso pulito, la determinazione dimostrata nel sostenere presso il governo gli interessi di Messina e il particolare non trascurabile di essere, finalmente, la prima donna in lizza per la guida di palazzo Zanca, assicurano alla Siracusano una buona competitività. Messina, del resto ha un consistente orientamento conservatore e se il Centrodestra riuscirà davvero a compattarsi sulla Siracusano può giocarsi le sue carte con possibilità di successo. Sarebbe certamente un peccato, però, se questo progetto elettorale fosse il lasciapassare per il ritorno della vecchia politica, che tanto danno ha procurato alla città. In ogni caso, tuttavia, l’onorevole Siracusano non ha sciolto del tutto la riserva e, prima di lasciarsi coinvolgere in una battaglia comunque difficile, vuole capire se ci sono le condizioni giuste.
Il Centrosinistra non ha ancora deciso cosa fare
In questo contesto, il Centrosinistra è ancora in alto mare. L’onorevole Pietro Navarra punta a concludere un accordo con Forza Italia sul nome della Siracusano. Questa soluzione, però, non sembra riscontrare entusiasmo nel partito di Berlusconi. Peraltro, una scelta del genere avrebbe la capacità di spaccare sia il centrodestra che il centrosinistra, con conseguenze potenzialmente negative per entrambi gli schieramenti. L’ipotesi, inoltre, non può prescindere dagli equilibri politici regionali. Da questo punto di vista, all’interno del Centrodestra siciliano stanno maturando accordi che non giocano certo a favore del tentativo a cui lavora l’onorevole Pietro Navarra. A questo punto, meglio farebbe il Centrosinistra a prendere atto subito della situazione unendosi, senza defezioni, intorno a un candidato o una candidata credibile. Su questo fronte, bisogna dire, però che i nomi circolati in queste settimane non sembrano particolarmente dotati di appeal e, soprattutto, di adeguata penetrazione sul territorio.
Ascoltare e rappresentare i bisogni e le aspirazioni dei cittadini
Del resto, in questi anni di amministrazione De Luca non è emersa alcuna personalità che riuscisse a catalizzare intorno a sé una matura ed incisiva opposizione, legittimando una sua eventuale candidatura a sindaco. A parte alcuni rari episodi, il Centrosinistra non ha espresso in consiglio comunale un’iniziativa politica organica ed unitaria, che rendesse chiara la sua visione di città. Talvolta ci si è limitati a fare teatrino sui social, inseguendo De Luca nel suo terreno, dove risulta imbattibile. Ben più necessario sarebbe stato, invece, stabilire una relazione forte con la vita vera delle persone, offrendo rappresentanza alla loro solitudine sociale e al disorientamento generato dalla pervasiva crisi economica. Così come avrebbe meritato attenzione l’umiliazione di ragazze e ragazzi, costretti ad accettare compensi offensivi per lavori in nero e senza diritti. Della loro vita venduta non ha parlato e non parla nessuno in politica, nemmeno il Centrosinistra.
Evitare gli errori del passato
Perciò, anche per evitare gli errori fatali delle precedenti elezioni, il PD e i suoi alleati sono chiamati ad individuare per la carica di sindaco una figura che unisca alla dimostrata capacità amministrativa una visione condivisa che incontri e rappresenti, con umiltà e senza alterigia, i bisogni e le aspirazioni di ampie fasce di popolazione che non trovano adeguata rappresentanza in politica. E a questo proposito c’è un territorio elettorale vasto sul quale concentrarsi, ed è quello costituito dai tanti cittadini che non vanno più a votare perchè hanno perso la speranza di un cambiamento reale, radicale e tuttavia sereno.
Bisogna, poi, affidarsi ad una personalità in grado di guidare la Città Metropolitana nel suo fondamentale ruolo di coordinamento strategico, finalizzato allo sviluppo di un territorio vasto e articolato, in cui Messina deve tornare ad assumere centralità.
I candidati sono chiamati a proporre soluzioni alla crisi di Messina
In linea generale, da tutti i candidati che scenderanno in lizza ci aspettiamo, finalmente, che arrivino risposte praticabili alla grave crisi occupazionale che alimenta l’emigrazione di giovani e meno giovani. Bisogna, una volta per tutte, individuare con chiarezza ciò che deve fare questa città, quello che in economia si chiama core business. Turismo, servizi avanzati, logistica, decisa caratterizzazione di Messina come città universitaria, sono filoni verso i quali muoversi con decisione senza attardarsi in proponimenti vuoti ma prospettando e poi attuando scelte concrete. C’è molto, poi, da lavorare per sollevare la qualità della vita in città.
Una campagna elettorale costruttiva
Insomma, ci attendiamo che la campagna elettorale non si limiti alle polemiche, trasformandosi in uno scontro di tutti contro tutti a prescindere. Sarebbe utile, invece, che chi si mette in gioco per la carica di sindaco ma anche per quella di consigliere comunale o circoscrizionale, si sforzasse di proporre idee da mettere a confronto con quelle dei suoi competitori. Solo così ne uscirebbe un contributo utile alla rinascita della nostra città, che ha bisogno di una classe dirigente all’altezza delle sue necessità.
Acqua e sapone?
Ma perchè sempre i soliti cognomi possibile che in questa città in 60 anni non ce ne siano di nuovi. Vi rendete conto? come fate a dire di voler bene a questa città? Si sta spopolando grazie alla “lungimiranza” dei vostri padri. …….
Se volete un nome DOC da presentare io vi consiglio NINO FRASSICA , almeno è Messinese e già lo sappiamo che ci farà ridere e farà qualcosa di buono perchè lui si che ama Messina a cospetto del vostro candidato che ci farà solo piangere . Siete solo degli incapaci attaccati alla poltrona come avete dimostrato anche nel governo nazionale .