Il primo cittadino brolese Ricciardello ha voluto chiarire le ragioni della revoca del finanziamento per la realizzazione di un'elipista per problemi tecnici della procedura seguita carente di alcune documentazioni amministrative prodotte prima del suo insediamento e promette che la Giunta si adopererà per una futura riprogrammazione dell'opera attingendo ai fondi comunitari 2014-2020.
Con una nota emessa dall'Ente, il sindaco del Comune di Brolo Irene Ricciardello è intervenuta per chiarire alla cittadinanza le motivazioni e le cause che hanno portato alla revoca del decreto di finanziamento del Dipartimento Regionale Protezione Civile per la realizzazione di un'elipista.
In particolare il primo cittadino ha voluto chiarire in riferimento alla diffida Prot. 16209 del 12 marzo 2014 con cui dalla Protezione Civile intimavano al Comune di Brolo un termine di 15 giorni per avviare tutte le procedure di gara per l'affidamento dei lavori, pena appunto la revoca del finanziamento. Comunque lasciando intendere la volontà della sua amministrazione di riprogrammare l'opera all'interno dei progetti da finanziare con i bandi dei fondi europei 2014-2020.
"La Gara – precisa il primo cittadino brolese nel comunicato emesso – sebbene fossse stata avviata nella fase relativa alla raccolta delle manifestazioni di interesse, non ha mai preso il via proprio per la carenza del nullaosta sul passo carrabile. Va inoltre sottolineato che il progetto esecutivo, prima di essere approvato in linea tecnica ed amministrativa, doveva essere dotato di tutti i pareri che, nel caso di specie, avrebbero dovuto includere anche il nulla osta all’accesso all’elipista (passo carrabile) da parte dell’ente proprietario (Ministero dei Trasporti – ANAS) o, per esso, da parte dell’ente gestore (CAS – Consorzio per le Autostrade Siciliane). Questo passaggio, incredibilmente, non fu affrontato prima dell’approvazione del progetto il quale, dunque, è risultato sin dalla sua genesi incompleto e viziato. A tali gap, negli anni, si è cercato di mettere una toppa attraverso numerosissimi solleciti e proposte che evidentemente non hanno prodotto i risultati sperati".
"Da parte nostra – prosegue la Ricciardello – essendoci insediati solo nel giugno 2014, non possiamo essere accusati di manchevolezze né in quanto a carenze tecniche del progetto né sull’iter seguito dal novembre 2011 (data del finanziamento del progetto) al 27 marzo 2014 (data ultima per l’avviamento della gara di affidamento lavori). Ma per quanto di nostra competenza in questo anno e mezzo abbiamo sollecitato, incontrato, scritto decine di volte sia all’Anas che al CAS, per cercare di sbloccare la situazione, spingendoci anche ad adottare una delibera di giunta con la quale manifestavamo addirittura l’interesse all’acquisizione della bretella tentando così di risolvere la vertenza in via definitiva".
"Tutto ciò considerato, compresi gli sforzi di questa nostra amministrazione, purtroppo – conclude Irene Ricciardello – non sempre andati a buon fine, siamo però riusciti ad ottenere importanti rassicurazioni da parte del numero uno del dipartimento della Protezione Civile regionale, Ing. Calogero Foti, sul fatto che il progetto verrà contemplato nell’ambito della programmazione dei fondi europei 2014/2020″.
(Giuseppe D'Amico)