E' chiusa da tre anni e rimasta abbandonata nonostante sia in buone condizioni. Arrivano sei famiglie, con 15 minorenni e una donna incinta. I progetti di Fronte Popolare Autorganizzato e Cobas
L’emergenza abitativa a Messina non si arresta. Sono tante le famiglie che vivono nel disagio abitativo e che purtroppo non trovano risposte. Tanti di questi nuclei familiari sono stati sfattati per morosità incolpevole. Fronte Popolare Autorganizzato e Cobas hanno deciso di occupare l'ex sede dell'Anffas, sulla parte alta di viale Giostra, chiusa tre anni fa e rimasta abbandonata nonostante sia in buone condizioni.
"L'intenzione – dicono gli ideatori – è di evitare occupazioni abitative nelle case popolari, per non ledere alcuno dei diritti spettanti a chi, in graduatoria dal 2013, attende il tanto sospirato alloggio; realizzare un progetto di co-housing sociale insieme a delle famiglie in emergenza abitativa (si tratta per il momento di 6 nuclei familiari, di cui 15 minori ed una donna incinta), con cui si avvierà l’autorecupero dal basso (in attesa di una legge regionale che lo regolamenti), utilizzando degli spazi comuni per attività sociali e culturali, aperti a tutta la cittadinanza. La Bouganville Occupata si avvale di ampi spazi abitativi e altrettanti ambienti da mettere a disposizione per attività sociali e culturali. L’esterno beneficia di un ampio spazio verde, che in parte è già abitato da tantissimi gatti e che per tale motivo trasformeremo in un gattile pubblico autogestito, mettendoci in contatto con associazioni animaliste e veterinari. Circa la restante parte di spazio verde, vorremmo avviare un progetto di autoproduzione attraverso la realizzazione di un “orto sociale”. Lo spazio esterno gode inoltre di una bellissima serra, anch’essa evidentemente prestata alla botanica. In più, sempre all’esterno, sarà possibile attrezzare un’“area bimbi”. All’interno, invece, avvieremo uno “sportello casa“ (che orienti le famiglie nella medesima condizione), una “ludoteca”, un “cineforum” e, se possibile, anche una “mensa popolare”, data la presenza di un’ ampia cucina ed un’ampia sala/refettorio".