Le 21 famiglie che hanno lasciato le due strutture sequestrate si sono sistemate all'hotel Paradise nelle stanze requisite per loro dal Comune. Da oggi si lavora per portare fino in fondo la scelta dell'autorecupero. L'Unione Inquilini e l'Asia Usb intanto chiedono garanzie all'assessore Pino, in particolare per il rientro alla ex Foscolo.
E' stato un giorno di adattamento quello di ieri per le settanta persone alloggiate all'Hotel Paradise, mentre alla ex caserma San Leone e alla ex scuola Foscolo sono iniziate le operazioni di sequestro. In mattinata ancora qualcuno andava e veniva dalla struttura di via Palermo, dove gli "inquilini" hanno lasciato il grosso delle loro cose. Il loro desiderio, infatti, è tornare nella struttura dopo i lavori di ristrutturazione e riqualificazione per i quali il Comune di Messina ha ottenuto il finanziamento. I carabinieri e gli agenti della Polizia Municipale sono arrivati in mattinata nei due edifici ed hanno cominciato le operazioni di ispezione.
Nell'albergo della riviera nord, invece, nella trentina di stanze requisite pr loro, le 21 famiglie si muovevano tra i piani e l'ingresso, trasportando le loro cose e cercando di ambientarsi in quella che per 15 giorni sarà la loro abitazione. Qui non possono cucinare, per questo i sindacalisti dell'Unione Inquilini e dell'Asia Usb si sono adoperati per trovare il modo di procurare loro dove e come mangiare.
"Le numerose mobilitazioni messe in atto dalle organizzazioni sindacali e dai movimenti per la lotta alla casa hanno aperto un varco significativo per l’intera comunità messinese", commenta l'Unione Inquilini.
"Abbiamo impegnato col conflitto e proposte concrete l’amministrazione comunale ad attuare politiche abitative che aumenteranno l’offerta di alloggi a canone sociale in città. Rimangono però ancora dei problemi irrisolti e sicuramente il percorso avviato non sarà sufficiente a soddisfare la domanda di tanti cittadini che versano in disagio abitativo. Invero, la situazione andrà ad aggravarsi per la crisi economica e la mancanza di prospettive occupazionali in città. Per questo è importante proseguire su questa strada e cercare nell’innovazione formule che possono essere messe in pratica dal basso e a basso costo per le casse del Comune. Intanto registriamo questo primo passo e andiamo avanti".
Il sindacato – a seguire gli occupanti del San Leone è stata soprattuto Clelia Marano – apre una riflessione sia sul fenomeno delle sempre maggiori persone che rimangono senza un tetto sotto cui dormire, che sulle politiche per farvi fronte. Una riflessione che può trovare uno spunto nuovo dall'esperienza maturata a Messina, dove l'assessore Sebastiano Pino si è impegnato appunto in questo senso.
"In nome di un progetto politico piu’ alto, all’insegna dell’eco-sostenibilità , l’utilizzo delle risorse immobiliari già esistenti ,evitando così un ulteriore cementificazione del territorio e speculazioni edilizie , tutto a costo zero per la comunità , senza scavalcare il diritto indiscutibile di chi la casa popolare la attende dal 2013 , senza incorrere a quella famosa “guerra tra poveri “ di cui tanto si parla . Questa è la scelta politica portata avanti dagli Inquilini Resistenti della Ex Foscolo Occupata e dall’ Asia Usb – Messina – commenta l'altra sigla – che da Marzo 2015 occupano per motivi di emergenza abitativa i locali della Ex Foscolo in Via Palermo . Si tratta di famiglie in grave disagio abitativo, causato dalla crisi economica che li ha portati prima alla perdita del lavoro e di conseguenza alla perdita della casa, quindi lo sfratto esecutivo . Cosi come altri nuclei familiari nella medesima situazione , (nella sola provincia di Messina nel 2014 gli sfratti si aggirano intorno ai 400) anche queste famiglie si sono rivolti al nostro sportello casa, hanno compilato e protocollato delle richieste in deroga per una casa d’emergenza. Ma nessuna di queste richieste è stata accolta dalle Istituzioni. Si tratta di persone che, pur rientrando a pieno nella normativa, se non avessero scelto la via dell'occupazione, oggi si troverebbero in mezzo ad una strada. Poiché le istituzioni ad oggi , non sono in grado di rispondere a dei legittimi bisogni dei cittadini ,questi devono AUTO ORGANIZZARSI. Ragion per cui gli occupanti mostrano la loro dignità, costituendosi in un Comitato Spontaneo degli Inquilini Resistenti – Foscolo e hanno deciso di riutilizzare un Edificio Pubblico Dismesso ed avviare Dal Basso un progetto di Autorecupero e Autocostruzione rendendo quelle aule di una ex scuola (che mai più sarebbe tornata alle originali funzionalità) la loro dignitosa casa.
Il 5 febbraio scorso alla Ex Foscolo Occupata è arrivata una sgradita sorpresa , si tratta di una notifica di sgombero del posto e la denuncia di tre persone, contestualmente succedeva la stessa cosa all’ Ex Caserma San Leone . E’ veramente triste che un esperienza del genere possa essere cancellata con la solita risposta: repressione e sgombero. Ancora una volta chi lotta per i propri bisogni non è tutelato ma stigmatizzato come nemico pubblico, la cui colpa più grave è di essere esempio per altri che si trovano nella medesima condizione . A questo proposito non possiamo ignorare le dirette responsabilità dell’Amministrazione Comunale, che ha avuto più volte la possibilità di riconoscere il progetto di Autorecupero edilizio che ha fatto di questa scuola abbandonata una bellissima esperienza di convivialità e condivisione e che ha creato un immenso valore sociale aggiunto in un quartiere notoriamente difficile aprendo allo stesso tempo svariate attività sociali e culturali come sala da ballo , palestra popolare , teatro, mostre, dopo scuola , concerti , presentazioni di libri e laboratorio informatico , che danno una concreta alternativa ai ragazzi che vivono in un quartiere degradato( Tutto a costo zero ed in maniera del tutto gratuita). Ma solo adesso , pare lo stia facendo , proponendo soluzioni agli occupanti al fine di scongiurare un traumatico sgombero per famiglie con minori . Si tratta di proposte e soluzioni a breve , medio e lungo termine. le garanzie verbali (purtroppo solo verbali) dell'Assessore Pino promettono dopo la permanenza temporanea all’Hotel Paradise un rientro per le famiglie della Foscolo e per alcuni nuclei familiari della San Leone nell ex Scuola , con un progetto preceduto da una Delibera di Giunta sull’Autorecupero e Autocostruzione . Ci auspichiamo che le promesse dell’ Assessore Sebastiano Pino abbiano concretezza e realizzazione , nell’interesse sia di queste famiglie che hanno posto la fiducia in questa Amministrazione, e nella credibilità dell’ Amministrazione stessa".