Sede ex Anffas. Gli occupanti chiedono al Comune l'allaccio delle utenze

Sede ex Anffas. Gli occupanti chiedono al Comune l’allaccio delle utenze

Sede ex Anffas. Gli occupanti chiedono al Comune l’allaccio delle utenze

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lunedì 26 Giugno 2017 - 06:49

Obiettivo la creazione di un orto sociale, un gattile pubblico e un parco aperto alla cittadinanza. La sede di viale Giostra era abbandonata da tre anni

Avantieri, 6 nuclei familiari, con 15 bambini e una donna in stato di gravidanza, hanno occupato la vecchia sede dell’Anffas, in disuso ormai da oltre tre anni e ribattezzata per l’occasione “Bouganville Occupata”. I nuclei coinvolti nell’occupazione rappresentano una goccia nell’oceano del malessere abitativo cittadino. Sono infatti solo un ristretto campione di famiglie operaie colpite pesantemente dalla ormai decennale crisi economica, caratterizzate da salari bassissimi e irregolari, poste sotto sfratto e perennemente esposte al dilemma tra un affitto da pagare o il cibo da mettere a tavola. Messi dinanzi all’insufficienza delle politiche sociali, ai limiti del mercato immobiliare e alle lentezze dell’edilizia popolare, questi nuclei hanno scelto di occupare uno dei tanti stabili comunali inutilizzati.

L'occupazione mira a lasciare gli spazi verdi circostanti aperti alla fruizione pubblica e, in particolare, degli abitanti del quinto quartiere. Il gruppo di famiglie, da sabato al lavoro, intende infatti fare godere la cittadinanza dei luoghi liberati, invitando ad avvicinarsi e a considerare gli spazi come propri. Il progetto sociale della Bouganville Occupata – determinato dalla mancanza di alternative e dall’insostenibilità dei tempi burocratici – si fonda sull’Autorecupero e sul lavoro degli occupanti. Non costituisce un costo per la comunità e non interferisce con le graduatorie per gli alloggi popolari. La sua forma irregolare, se non illegale, è il risultato obbligato di una crisi strutturale e di un caro alloggi che non trova sbocco né nel mercato immobiliare privato né nell’offerta pubblica.

Da oggi gli occupanti si costituiscono nel Comitato "Bouganville Occupata" ed esortano il Comune di Messina a volere concedere l’allaccio delle utenze (a carico delle famiglie) e a volere facilitare il processo di insediamento che alleggerisce – sia pure di pochissimo – il carico dell’ente locale. Tutto ciò anche in ragione della natura “aperta” dell’iniziativa, che prevede la creazione di un "orto sociale" di un Gattile Pubblico Autogestito e di un parco aperto a beneficio della cittadinanza e dei bambini. Il prossimo 30 giugno il progetto verrà presentato alla cittadinanza e agli organi di informazione nel corso di una giornata che prevede una conferenza stampa alle ore 10, un' assemblea pubblica 17.30 ed una cena preparata dagli abitanti che inaugura una cassa di resistenza per autofinanziare l'Autorecupero e l'autogestione della Bouganville.

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