Il sindacato fa il punto sul tema del disagio abitativo e sollecita deputati regionali e amministrazione comunale a verificare se è possibile impiegare le risorse ferme alla Regione
A Messina la percentuale di morosità sugli sfratti complessivi supera il 92%. Su 314 sentenze di sfratto relative a Messina e provincia, 206 sono nel capoluogo. Le richieste di esecuzione sono 263 (+15% rispetto al 2017). Gli sfratti eseguiti con la forza pubblica sono 109, il 7, 95% in più rispetto al 2017.
Fotografia impietosa
Unione inquilini scatta una fotografia impietosa sull’emergenza abitativa ed afferma: «Questi dati assieme ai 3000 nuclei familiari nelle baracche e circa 600 nuclei in difficoltà economiche certificate nell’ultimo bando ERP 2018, tratteggiano un disagio abitativo multiforme ed estremamente allarmante».
Secondo il sindacato dunque «è urgente e improrogabile un piano strutturale che aumenti l’offerta di alloggi a canone sociale attraverso il recupero e l’autorecupero degli immobili pubblici e privati inutilizzati».
Il punto sul disagio abitativo
« Decine di migliaia di alloggi privati vuoti in città e 4000 precari della casa che aspettano da decenni un alloggio popolare raffigurano una contraddizione sociale assolutamente insopportabile», spiegano i rappresentanti del sindacato che ieri, nell’ambito della VIII Giornata mondiale Sfratti Zero, hanno fatto il punto sul tema del disagio abitativo presentando un lungo e dettagliato documento.
Unione Inquilini boccia la giunta De Luca
Unione Inquilini boccia l’operato della giunta De Luca: «E’ sotto gli occhi di tutti che sul piano della casa e del risanamento, tolta la solita pirotecnica narrazione del Sindaco, oramai dipendente da consenso e visibilità, i risultati concreti sono impalpabili».
«Ad oggi – si legge ancora nel documento – l’amministrazione De Luca non ha costruito di suo pugno nemmeno una casa, né tanto meno ha assegnato alloggi con Bando ERP (bando scaduto a maggio del 2018); la graduatoria è un vero e proprio mistero e ad oggi non ci risulta nessuna pubblicazione (forse il prossimo dicembre!). L’assegnazione di circa 100 alloggi in vari ambiti di risanamento è stato l’unico risultato che può essere attribuito all’attuale amministrazione, sebbene siano progetti delle precedenti amministrazioni a cui è mancato lo sforzo finale per consegnare gli immobili con allacci idrici ed elettrici».
Tesoretto mai utilizzato
Unione Inquilini invita ad «utilizzare i soldi dove ci sono», e a tal proposito , Gianmarco Sposito, Antonio Currò e gli altri rappresentanti spiegano che grazie ad una interrogazione di Leu è emerso «c’è un tesoretto complessivo non speso di risorse ex Gescal di circa 1 miliardo di euro, 176 Milioni di euro per la Regione Sicilia». Si tratterebbe di risorse stanziate e mai utilizzate che potrebbero essere impiegate per dare risposte concrete a chi oggi vive in condizione precarie e non ha un tetto sulla propria testa.
Appello a deputati regionali e Amministrazione comunale
Sposito e Currò chiedono quindi che si faccia luce sui fondi ex Gescal e sul loro impiego. Pertanto, propongono la costituzione di una commissione d’indagine conoscitiva del Parlamento Siciliano per verificare l’ammontare reale delle risorse e le modalità di spesa delle risorse. «L’Amministrazione ed i parlamentari siciliani si facciano promotori», è il loro appello.