"Dall'acqua dal pozzo Bufardo-Torrerossa ali nuovi finanziamenti, tocca all'ente regionale accogliere le nostre proposte", dice il sindaco Basile
MESSINA – “Più acqua per Messina e altri Comuni dal pozzo Bufardo-Torrerossa”. Era il 23 luglio quando, dopo il vertice in prefettura sull’emergenza acqua, si annunciava una possibilità per fronteggiare l’emergenza idrica. E siamo ancora in attesa del tavolo tecnico regionale per eventualmente passare all’azione. Sottolinea il sindaco Federico Basile: “Stiamo attendendo che s’esprima la cabina di regia. Abbiamo pure presentato l’istanza per la seconda procedura dei finanziamenti, per due miioni e quattro, sempre nel campo d’interventi sulla rete idrica, e non abbiamo avuto risposte. E si tratta di questioni davvero urgenti”.
Nel frattempo, ci scrive un altro lettore: “Ieri avete scritto di via Cuba da 4 giorni senz’ acqua. Lo stesso capita in via Saccano, rifornita da autobotti. E, nonostante la mia ricerca di chiarimenti presso la segreteria dell’assessore Minutoli, ancora non ho ricevuto una risposta in merito alle cause del disagio”.
Si tratta di uno dei tanti cittadini che vivono nelle zone critiche della città e soffrono la mancanza d’acqua. Da un lato, occorre rafforzare la rete dei soccorsi e le 14 autobotti possono rimediare in parte alla carenza del momento. Ma non rappresentano una soluzione stabile per far fronte al disagio quotidiano.
Dall’altro, occorre accelerare nel campo progettuale. Per il totale rifacimento di una rete idrica problematica, e con uno sviluppo discutibile negli anni dell’estensione urbanistica a Messina nord, servono altri “50-60 milioni”, è stato detto in conferenza stampa da De Luca e Basile.
Di certo, in ambito cittadino, regionale e nazionale bisogna dare il massimo perché allo stato attuale siamo ancora lontani, non solo dall’obiettivo acqua h24, ma da standard accettabili di civiltà. Come si è più volte evidenziato, in relazione a questo bene primario, si registrano troppe discrepanze all’interno della comunità. C’è chi ne può usufruire e chi no.
Mi auguro che il Comune abbia attivato tutte le procedure necessarie per ottenere finanziamenti per intervenire in maniera strutturale sul problema. La programmazione in questo settore che ciclicamente va in crisi è essenziale e, certamente l’attuale sindaco ne è consapevole. Avviare le procedure anche la tempistica sarà lunga e oltrepassera’ il mandato.
Via Santa Marta, is 107 C n.189 dopo quattro giorni di attesa l’acqua è stata erogata domenica scorsa per non più
di un’ora. Da allora più nulla. Non ricadiamo in alcuna zona contingentata. Prima della suddivisione in zone due ore d’acqua al giorno erano quasi sempre garantite. Il Coc è evasivo e non riesce a dare risposte concrete.
Per adesso il bommacaro di Fiumedinisi è impegnato a fare lo SPAZZINO a Taormina. A Messina è venuto, ha mostrato il giocattolino del ponte, da bravo circense, ha sparato quattro…bip delle sue e si è dileguato, in attesa che si calmino le acque, troppo mosse anche per lui in città! Spero che in molti lo aspetteranno al varco, questa volta!
Mentre il sindaco di Naso, che evidentemente ha conoscenza del territorio che governa, riesce a trovare un pozzo con 300l al minuto, a Messina si brancola nel buio, facendo affidamento sulle 14 fantomatiche autobotti annunciate da 10 giorni, peraltro insufficienti. Complimenti!!!!!!!!! 👏👏👏👏
Chiedo tramite Tempostretto un suggerimento ad Amam. Per allacciare l’autobotte per rifornire un serbatoio in terrazza, vorrei installare un bocchettone di ingresso subito dopo il contatore. Che caratteristiche deve avere l’innesto per le manichette delle autobotti?
A mio personale parere, il male vero di Messina è la regione Sicilia. Messina sempre tagliata e maltrattata. Per altre città siciliane, l’intervento della regione sarebbe stato immediato. Messina deve fare la regione dello Stretto con Reggio Calabria con cui condivide mare e territorio. Messina ha interesse che si crei lavoro, servizi e strutture a Reggio e non Trapani o Palermo città troppo lontane. Reggio ha gli stessi interessi per Messina, piuttosto che per Cosenza. Le due città dello Stretto sono vicinissime e formano un’unica area.
Dal 1 Settembre sarà sempre peggio
bisogna costruire per il prossimo anno i dissalatori marini.