Ha guadagnato tempo sino al 30 Aprile una famiglia che in via Panoramica dello Stretto ieri mattina ha rischiato lo sfratto, nonostante sia correttamente iscritta nell’elenco dei morosi incolpevoli redatto dal Comune e inviato alla Prefettura di Messina il 25 Marzo scorso. L’Unione Inquilini: “Il Prefetto renda attuativo il registro delle morosità incolpevoli”
Scongiurato l’ennesimo sfratto. Tira un sospiro di sollievo una famiglia di via Panoramica dello Stretto composta da madre, padre e due minori di quattro e dodici anni. Ieri mattina, dopo la consueta trattativa con i membri del sindacato Unione Inquilini, accorsi in soccorso con un picchetto anti sfratto, l’Ufficiale Giudiziario ha accordato una proroga sino al 30 Aprile. Un buon risultato, che però mette in luce una contraddizione: la famiglia rientra, infatti, tra le diciotto ufficialmente registrate nell’elenco dei morosi incolpevoli, compilato dal Comune di Messina e consegnato il 25 Marzo negli Uffici della Prefettura. Il riconoscimento della morosità incolpevole, in linea con le leggi nazionali, avrebbe dovuto porre al sicuro la famiglia della Panoramica da un immediata minaccia di sfratto coatto. L’intervento dell’ufficiale giudiziario, lascia, di conseguenza, perplessi i membri del sindacato Unione Inquilini.
“Emerge un problema politico – commenta Antonio Currò, dell’Unione Inquilini – evidentemente la Prefettura continua a non adottare l’art. 6 della legge 124. Avendo ormai a disposizione l’elenco delle morosità incolpevoli, il Prefetto deve pronunciarsi chiaramente in tal senso, rendendolo attuativo e comunicando alla Questura che per un margine di 2-3 mesi, per l’eventuale sfratto della persona segnalata, non può essere utilizzata la forza pubblica”.
La consegna, piuttosto recente, del registro delle morosità incolpevoli in Prefettura, potrebbe giustificare la mancanza di attuazione dello stesso da parte del Prefetto Stefano Trotta, ma l’Unione Inquilini invita ad una maggiore tempestività nell’attuazione dell’elenco e auspica un incremento di comunicazione tra tutte le istituzioni preposte al fine di una rapida soluzione del problema. “Dal Gabinetto della Prefettura ci hanno detto che l’invio della volante riguarda una prassi a difesa dell’Ufficiale Giudiziario – spiega Antonio Currò -noi vogliamo però che vengano tutelati anche i morosi incolpevoli con l’attuazione del registro in sintonia con ciò che è previsto dalla nuova legge. Per questo serve un maggior grado di comunicazione tra tutte le parti coinvolte, non solo tra Comune e Prefettura, ma anche con la Regione Sicilia e il Ministero. I morosi incolpevoli sono persone che vanno tutelate per questo sollecitiamo una maggiore cautela da parte delle Istituzioni. L’intervento delle forze dell’ordine deve essere graduato e per questo serve una chiara presa di posizione da parte del Prefetto”.
Tutto questo per scongiurare episodi spiacevoli come quello del nucleo famigliare di via Panoramica, dal momento che, vista la presenza di due minori, è stato necessario l’intervento di un’assistente sociale. La procedura di sfratto di nuclei famigliari composti da uno o più membri di minore età prevede, infatti, una procedura apposita che comprende il colloquio con un assistente sociale e la verifica della disponibilità di alloggio in strutture adeguate che dovrebbero accogliere il minore in questione subito dopo lo sfratto nel caso, purtroppo abbastanza frequente, che i genitori non possano garantire un’altra sistemazione idonea. Nel caso della famiglia della Panoramica, alla notizia del raggiungimento dell’accordo che posticipa la nuova scadenza dal 17 Aprile al 30 Aprile, anche l’assistente sociale si è detta favorevole a posticipare l’ingresso in comunità dei minori.
“Noi come sindacato continueremo a difendere i diritti degli inquilini con tutti i mezzi a nostra disposizione – ha sottolineato al termine della trattativa Antonio Currò – anche continuando con la pratica dei picchetti anti sfratto. I rinvii sono fatti ancora senza tenere conto del nuovo istituto della morosità incolpevole”.
Il primo passo necessario al fine di sbloccare la situazione, secondo il sindacato degli inquilini, è, dunque, rendere attuativo il registro delle morosità incolpevoli, garantendo un margine di tutela alle 18 famiglie attualmente iscritte. Questo, però, non basta. Per soccorrere realmente le persone disoccupate e i nuclei famigliari messi a dura prova dalla crisi, serve anche l’intervento diretto dell’Amministrazione e della Regione con lo stanziamento dei fondi per i contributi ai morosi incolpevoli. La Regione dovrebbe avere a disposizione circa 60mila euro da destinare alle morosità incolpevoli. Questi fondi dovrebbero essere integrati con gli altri 50mila che il Comune ha promesso di inserire in bilancio proprio in soccorso dei morosi incolpevoli. Questi contributi, se stanziati, serviranno a sanare i debiti con i proprietari. L’Unione Inquilini, inoltre, suggerisce di indire, parallelamente, anche tavoli di confronto con i padroni di casa. Tutto questo per offrire aiuti concreti, “altrimenti – afferma il sindacato – “si prolunga solo l’agonia delle persone”.
Eleonoa Corace