“Riduzione di medici, sicurezza degli operatori sanitari e necessità di potenziamento delle strutture” oggetto di un ordine del giorno urgente presentato da cinque consiglieri al sindaco e al presidente dell'Assemblea
TAORMINA – Il Gruppo consiliare “Noi, Taormina” ha lanciato un grido d’allarme sulla delicata situazione dell’Ospedale San Vincenzo. In un ordine del giorno urgente inviato al presidente del Consiglio comunale, al segretario generale del Comune e al sindaco, Cateno De Luca, i consiglieri Marcello Passalacqua, Andrea Carpita, Lucia Gabescek, Francesca Gullotta e Mariarita Sabato hanno evidenziato una serie di preoccupazioni che minerebbero il corretto funzionamento e la sicurezza del polo sanitario.
Tra i principali problemi sollevati figurano la riduzione significativa del personale medico, la criticità funzionale dovuta al decremento dei posti letto, dei ricoveri e delle prestazioni mediche chirurgiche, causati dalla chiusura di reparti. “La situazione è ulteriormente aggravata dalla precaria e incerta permanenza del Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo, collegato all’ospedale”, proseguono i consiglieri.
Il Gruppo di opposizione sottolinea l’importanza vitale dell’Ospedale San Vincenzo nella gestione di emergenze, urgenze, ricoveri in elezione, servizi ambulatoriali, day hospital, day service e procedure chirurgiche specialistiche per una vasta utenza che va oltre la popolazione locale. Allo stesso tempo, nel documento si sottolinea che dal 2013 l’ospedale ha subìto una decurtazione di circa cinquanta posti letto, con ulteriori perdite dal 2017. Attualmente, mancherebbero nei reparti ventidue medici che dovrebbero essere stabilmente inseriti nell’organico. La questione diventa cruciale se si considera Taormina quale simbolo del turismo siciliano, con un aumento esponenziale degli accessi durante le stagioni primaverile ed estiva, si pone potenzialmente alla ribalta internazionale. Nell’ordine del giorno si evidenzia che molti importanti tour operator e Forum internazionali del turismo considerano, in particolare, un efficiente sistema sanitario locale una priorità assoluta per le destinazioni turistiche.
L’utenza che si rivolge all’Ospedale San Vincenzo proviene da un ampio bacino che va oltre i confini della città, includendo Comuni della Valle dell’Alcantara, Valle dell’Agrò; giunge anche da fuori provincia e da fuori regione. L’ospedale, nel corso degli anni, ha subìto una significativa riduzione dei posti letto e del personale medico, con reparti importanti che registrano una vacatio nei primariati. Reparti fondamentali come Urologia, Cardiologia, Medicina, Medicina Trasfusionale, Radioterapia, Radiologia e Pronto Soccorso. Ematologia e Nefrologia sono chiusi per la degenza, ed offrono solo prestazioni ambulatoriali, mentre Urologia è chiuso sia ai ricoveri quanto alle attività ambulatoriali.
“La chiusura – spiegano i consiglieri – sta creando code di pazienti e atteggiamenti di intolleranza nei confronti degli operatori sanitari”. Si evidenzia il ruolo strategico dell’Ospedale San Vincenzo come Hub Cardiologico, Oncologico, Orl e per la Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica, servendo utenti provenienti da tutta la Sicilia e da parte della Calabria. “L’Ospedale San Vincenzo – sottolineano i consiglieri nell’ordine del giorno – conta 179 posti letto secondo la determina della Rete ospedaliera regionale del 2019 e dal 2013 ha subìto una decurtazione di circa 50 posti letto cui si deve aggiungere la perdita di altri 14 posti considerando che nel 2017 i posti in Pianta organica aziendale erano 193 e che in totale mancano nei reparti 22 medici, che dovrebbero stabilmente essere inseriti in organico”.
L’attenzione viene puntata anche sulla situazione critica del Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo, presente al S. Vincenzo dal 2010, in considerazione della richiesta di proroga (la scadenza è fissata al 31 gennaio) della convenzione con il Bambino Gesù di Roma solo fino al 31 luglio 2024. “Ed in attesa che tale Centro sia trasferito presso l’Azienda ospedaliera Civico di Palermo – chiosano i consiglieri – che ha già stipulato una convenzione con Cardiochirurgia, Cardiologia e Cardioanestesia pediatrica dell’ Azienda ospedaliera privata gruppo San Donato milanese. A ciò va aggiunta la decisione di eliminare posti letto e personale crea ulteriori difficoltà”.
Marcello Passalacqua, Andrea Carpita, Lucia Gabescek, Francesca Gullotta e Mariarita Sabato “impegnano” il sindaco, la Giunta e il presidente del Consiglio comunale di Taormina “ad intraprendere tutte le azioni necessarie nei confronti del presidente della Regione Sicilia Renato Schifani e dell’assessorato regionale alla Salute. L’obiettivo è garantire il mantenimento degli elevati standard operativi dell’ospedale, la sicurezza degli operatori sanitari e la prospettiva di un potenziamento delle strutture, a vantaggio di una utenza numerosa, cosmopolita ed in continua crescita”. Una chiara presa di posizione per porre l’attenzione sulla necessità “di agire prontamente per evitare la perdita di un servizio fondamentale per la comunità di Taormina”. E non solo. Basti pensare che il Pronto soccorso del S. Vincenzo, insieme a quello di Milazzo, ha il più alto numero di accessi annuali tra gli Ospedali della Provincia di Messina arrivando anche a 30.000 prestazioni ritenute urgenti.
Io sono un medico radiologo messinese che lavora fuori Sicilia. Ho inviato domanda di partecipazione per il concorso a tempo indeterminato per l’Asp Messina (per i vari presidi della provincia, tra cui appunto Taormina) per riavvicinarmi.
Purtroppo questo concorso ha ricevuto tanti rinvii a causa di rifiuti da parte dei componenti della commissione. Adesso invece del concorso a tempo indeterminato hanno pubblicato un avviso a tempo determinato a cui non posso partecipare (il mio attuale primario non mi darebbe l’aspettativa).
Senza voler far polemica e conscio delle oggettive difficoltà organizzative e logistiche, i medici che vogliono lavorare all’asp Messina ci sono e non sono neanche pochi (almeno a confronto con altre parti d’Italia), però se i concorsi non vengono espletati è inutile lamentarsi.
E pensare che il Presidente della Regione Schifani si è indignato, per come ho letto su Tempostretto, per il disagio patito da una madre in un ospedale siciliano per la carenza dei medici ….e qua che abbiamo una sicura chiusura ,visto le inutili proroghe senza certezza per la cardiologia pediatrica non si indigna ????? Non si indigna che sono stati tolti 52 posti letto e per la carenza dei medici in un ospedale come il San Vincenzo?????? Consiglio
al Presidente Schifani di indignarsi di meno e agire di più in modo risolutivo😤 . La sanità per come stiamo assistendo,subisce tagli per l’ incompetenza ( a mio avviso )e l’ inadeguatezza delle decisioni di chi c è al potere, che anziché tutelare la salute c’è la danneggia 😤😖😡!!!!!