Come rilevato dal sindaco di Roccella Zito, il punto-chiave sta nell'oggettiva "inondazione" di migranti che a breve travolgerà i Comuni sotto pressione
REGGIO CALABRIA – «Il Governo e in particolare la ministra Lamorgese, prestino attenzione ai numeri impressionanti degli arrivi dei migranti in Calabria». Un appello non troppo diverso da quello lanciato dal sindaco della pressatissima Roccella Jonica Vittorio Zito arriva dal presidente del Consiglio regionale calabrese, il leghista Filippo Mancuso, ad avviso del quale le migliaia d’extracomunitari giunti in Calabria negli ultimi mesi attraverso un’impressionante sequenza di sbarchi, così come le «previsioni allarmanti con numeri da capogiro» indicano «non più l’acutizzarsi delle criticità delle politiche di contenimento degli arrivi, ma un’emergenza umanitaria di grosse proporzioni che rischia di mettere in serie difficoltà Comuni, Prefetture, Croce Rossa, Protezione civile, Capitanerie di porto e associazioni.
Siamo dinanzi ad una condizione di disagio che non è tollerabile. E per la quale sono urgenti provvedimenti ad horas, per evitare che una condizione cosi difficile, come segnalano alcuni sindaci calabresi, sfugga di mano – osserva l’inquilino di Palazzo Campanella -. Gli arrivi sulle coste calabresi stanno caricando sui Comuni e sui soggetti preposti ad occuparsene, una responsabilità che da soli, per le tante problematiche che un fenomeno cosi complesso presenta, non possono reggere. È necessario che lo Stato e l’Europa si adoperino sia per intervenire per un equo ricollocamento che per dotarsi di una strategia di contenimento della fuga dalle aree svantaggiate e, al contempo, di un controllo capillare di chi giunge in Italia e finisce in centri d’accoglienza che oggettivamente a breve non potranno garantire i diritti primari».