La decisione assunta ieri. A Palazzo Zanca tavolo tecnico sugli interventi pubblico-privati nelle zone dell’alluvione del 2009: nuova sinergia tra Comune e Azienda Foreste
«Per le avversità atmosferiche eccezionali che hanno colpito la provincia di Messina nei mesi di febbraio e marzo scorsi e per consentire gli interventi necessari a fronteggiare il rischio fitosanitario connesso alla diffusione di organismi parassitari nocivi, il Consiglio ha dichiarato i relativi stati d'emergenza». C’è voluto un po’ di tempo, per l’esattezza tre mesi, ma alla fine, come dimostra il comunicato, il Consiglio dei Ministri ha deciso di dichiarare lo stato d’emergenza per il nubifragio – l’ennesimo – che ha colpito Messina e la sua provincia all’inizio dell’anno. Decisione che arriva nel giorno in cui a Palazzo Zanca si è tenuto un tavolo tecnico, presieduto dall’assessore alle Manutenzioni Pippo Isgrò, dedicato invece agli interventi necessari nelle zone colpite dall’alluvione più lontana nel tempo ma le cui ferite bruciano ancora, quella del 1. ottobre 2009. Alla riunione hanno preso parte l'ing. Mario Pizzino, dirigente alla manutenzione strade, Salvatore Bottari, capo ispettorato agricoltura, e Giovanni Cavallaro, in rappresentanza della direzione dell'Azienda Foreste.
Fulcro della discussione: la Regione siciliana, tramite il Programma di Sviluppo Rurale (Psr) Sicilia 2007 – 2013, approvato dalla Commissione Europea, ha stanziato per i lavori effettuati, nelle zone alluvionate, da privati possessori di partita Iva, la somma di 10 milioni di euro attraverso la pubblicazione di un bando. Bando che stabilisce all'art. 1 che viene offerta “agli imprenditori singoli o associati l'opportunità di ottenere la concessione di un aiuto finalizzato ad ammortizzare i costi effettivi, pari al 100 per cento delle spese, e che gli stessi devono sostenere per il ripristino delle strutture aziendali ed interaziendali danneggiate, in conformità a quanto previsto dagli orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo”. Gli interventi sono a beneficio delle aziende singole e private che avevano presentato domanda presso l'I.P.A. di Messina in occasione dell'evento calamitoso del 1. ottobre 2009. La difficoltà di ottenere le autorizzazioni ed i nulla osta ha reso necessario attuare una concertazione tra gli uffici e gli Enti territoriali interessati al fine di accelerare al massimo la tempistica e rendere efficace l'azione del bando sulle aziende del territorio.
Oltre a questi interventi, nel corso del tavolo tecnico istituito dall'assessore regionale delle risorse agricole ed alimentari, Elio Dantrassi, è stato stabilito di integrare l'opera dei privati con quella degli Enti interessati, dando a questi il compito di coadiuvare le aziende del comprensorio per indirizzarle verso scelte che riguardano lo sviluppo di attività economiche agricole produttive con particolare interesse alla viabilità rurale, messa a dura prova anche dagli ultimi eventi calamitosi del marzo scorso. Gli interventi assolvono il doppio compito di recuperare le zone interessate, tramite attività di ingegneria naturalistica, e recuperare i costoni con l'eliminazione del rischio idrogeologico. Al termine della riunione a Palazzo Zanca, per evitare interventi a “macchia di leopardo”, Isgrò, d'intesa con il sindaco Buzzanca, ha proposto di nominare quale responsabile del coordinamento l'arch. Giuseppe Aveni, direttore dell'Azienda Foreste, con il supporto tecnico di Salvatore Bottari, nell'ottica di una collaborazione tra il Comune e l'Azienda Foreste, per gli interventi di sistemazione delle infrastrutture, necessarie al collegamento viario delle zone interessate e per reperire fondi europei per la realizzazione delle opere.