Si è svolto nel Salone della Borsa della Camera di Commercio il secondo degli incontri di approfondimento organizzati nell’ambito della mostra evento “Il Grande Viaggio: il Molo e la Dogana tra passato e presente dalla grande emigrazione del primo ‘900 al fenomeno migratorio del XXI secolo.”
Nel corso dell’incontro precedente era stato analizzato il fenomeno migratorio che tra il 1897 e il 1920 vide oltre quattro milioni di italiani attraversare l’oceano, stipati nella terza classe delle navi a vapore, dando vita alla prima Grande Migrazione della storia moderna, seguendo quasi un percorso naturale si è giunti ad analizzare il fenomeno che oggi la città di Messina si trova a vivere.
Oggi come allora Messina è protagonista di un momento storico, stavolta non più vedendo “partire”, ma vedendo “arrivare” tanta gente disperata, bisognosa di aiuti umanitari. Da qui la scelta di affrontare il tema della sfida migratoria del XXI secolo con cui la città dello Stretto e la Sicilia devono fare i conti per comprendere pienamente il fenomeno e cercare di trovare soluzioni.
“Perché siete qui” è la scelta del tema che ha fatto da leit motiv all’incontro. Non un interrogativo ma solo la presa di coscienza di una realtà che va compresa. Questo lo scopo degli interventi della Prof.ssa Angela Villani, docente di Storia delle relazioni internazionali, che ha illustrato i contenuti del Global compact per l’immigrazione, il documento promosso dalle Nazioni Unite e approvato lo scorso 10 dicembre da 164 Governi del mondo; la dirigente scolastica dell’Istituto nautico “Caio Duilio” Maria Schirò ha invece esposto il progetto “All Together” promosso per i minori stranieri. Particolarmente toccante la testimonianza di due ragazzi, Uber e Junior, studenti dell’Istituto Nautico che accompagnati dall’avvocato Bonella hanno espresso gratitudine ed entusiasmo per il progetto realizzato. Importante anche la testimonianza della docente dell’Istituto “Antonello” Maria Fatima Trimarchi che ha illustrato il progetto “Nessuno è straniero a scuola”.
Ancora una volta è toccato al Professore Marcello Saija, curatore della mostra e direttore della Rete dei Musei dell’Emigrazione Siciliana, orientare la riflessione partendo dalla consapevolezza che il fenomeno migratorio è un fatto epocale: “Non può essere fermato. Andrà avanti” ha affermato Saija, “qualunque sia la scelta politica dei governi. E allora, ha evidenziato il docente, è necessario comprendere che l’immigrazione può e deve rappresentare un’opportunità.”
Significativo l’intervento dell’assessore alle Politiche sociali del comune di Messina Alessandra Calafiore che ha evidenziato le difficoltà che la città si troverà a dover fronteggiare a causa degli effetti del Decreto sicurezza approvato lo scorso 27 novembre dal governo.
Ha espresso soddisfazione il prof. Enzo Caruso, coordinatore dell’evento insieme alla dottoressa Erminia De Francesco, per aver offerto alla città un importante momento di confronto e di analisi. “I numeri dei visitatori della mostra esposta al Salone dei Mosaici della stazione marittima”, ha sottolineato Caruso, “confermano la bontà della scelta di restituire alla città questa importante pagina di storia.”
“La mostra ed il successo di pubblico registrato rappresentano un risultato di cui andiamo particolarmente orgogliosi”, ha aggiunto la dottoressa Erminia De Francesco.
L’intero progetto è stato frutto di un ben coordinato lavoro di squadra, sostenuto con impegno dalla Dogana, dal direttore Ivan Spina e dalla dottoressa Erminia De Francesco, da RFI e dal dottore Carmine Rogolino, dall’autorità portuale, dal Commissario Antonino De Simone e dal Segretario Generale dott. Ettore Gentile, da Comune e Città Metropolitana, dalla Camera di Commercio, da Confcommercio, dal Gruppo Lisciotto, dall’ Associazione Ferrovie Siciliane e dal Museo Cultura e Musica dei Peloritani.
La mostra sarà visitabile sabato 15 dalle 17,00 alle 19,30 e domenica 16 dalle 9,00 alle 12,30.