Il centro di ricerca messinese lavora con l'Università della Calabria e quella di Napoli per la formulazione di un nuovo sistema catalico
MESSINA – Al DIAm, il Dipartimento di ingegneria dell’ambiente dell’Università della Calabria, si è svolta una due giorni all’insegna dei combustibili alternativi. Si tratta del meeting di ricerca “Green fuels production via carbon dioxide hydrogenation over innovative CATalysts – GREENCAT”, finanziato nell’ambito della missione 4 “Istruzione e ricerca” del Pnrr.
Il progetto Greencat è coordinato dal professor Enrico Catizzone del Diam, ma impegna anche l’Università di Napoli Federico II e il Cnr-Itae “Nicola Giordano” di Messina. Al centro di tutto c’è la formulazione di un sistema catalitico innovativo per la conversione dell’anidride carbonica in etere dimetilico, un combustibile alternativo e intermedio per la produzione di olefine. Il progetto, di durata biennale, vede l’Unical responsabile dell’ottimizzazione del sistema catalitico di base, che il Cnr-Itae di Messina, sotto la responsabilità del dottor Giuseppe Bonura, utilizzerà per la definizione di un pellet catalitico strutturato per potenziale applicazione su scala industriale.
Il professor Raffaele Pastore, sostituto coordinatore e responsabile dell’Unità di Ricerca della Federico II, offrirà le sue competenze sulla dinamica molecolare per poter descrivere i fenomeni di trasporto all’interno del catalizzatore, elementi fondamentali in fase di ottimizzazione del sistema catalitico e di comprensione dei fenomeni coinvolti durante il processo di sintesi dell’etere. A chiusura del kick-off, una visita presso il laboratorio CECaSP – Chemical Engineering Catalysis and Sustainable Processes ha offerto la possibilità ai ricercatori del DiAm di illustrare ai colleghi di Napoli e Messina le attività di ricerca svolte e le infrastrutture che saranno utilizzate nell’ambito del progetto.