Sull’alluvione del 2009 Consiglio comunale e provinciale insieme protagonisti del “festival del nulla”

Sull’alluvione del 2009 Consiglio comunale e provinciale insieme protagonisti del “festival del nulla”

Danila La Torre

Sull’alluvione del 2009 Consiglio comunale e provinciale insieme protagonisti del “festival del nulla”

lunedì 21 Novembre 2011 - 19:34

Dopo sei ore di dibattito, la seduta congiunta dei due organi consiliari si è conclusa senza la votazione di alcun documento e con gli scranni dell’aula di Palazzo Zanca praticamente deserti. Seduta rinviata a domani mattina, in attesa che venga stilato un ordine del giorno di "larga intesa"

La seduta congiunta di Consiglio comunale e Consiglio provinciale, convocata per discutere sul mancato arrivo dei 160 milioni di euro (da cui bisgna sottarrre i 40 milioni stanziati recentemente) alle zone alluvionate e sulle richieste da avanzare al nuovo governo Monti , si è conclusa dopo sei ore di dibattito e senza uno straccio di documento approvato. Contro quello presentato dai consiglieri provinciali di Pd, Udc ed Mpa con primo firmatario Pippo Rao del partito democratico (VEDI ALLEGATO) si è messo di traverso il Pdl, sostenuto ed incoraggiato in aula dal presidente della provincia Nanni Ricevuto – rimasto incollato alla sedia per tutta la durata della seduta- preso di mira da quel documento. Il numero uno di Palazzo dei Leoni, mal digeriva l’attacco formulato nei suoi riguardi, soprattutto nel passaggio in cui gli si imputava un « atteggiamento fideistico fin qui avuto nei confronti del Governo nazionale (Governo Berlusconi ndr) che per anni hanno promesso intereventi che poi non si sono verificati , con ulteriore mortificazione delle nostre comunità e del ruolo di massimo rappresentante dei territori della provincia di Messina». Ricevuto ha difeso strenuamente se stesso d l’ex governo amico, scaricando ogni responsabilità sulla Regione , al cui vertice c’è Raffaele Lombardo, che è anche il commissario straordinario per l’emergenza del 2009. Secondo il Pdl è proprio il governatore siciliano a dover essere messo sul banco degli imputati perché «per non far sforare il patto di stabilità – ha detto Ricevuto – sarebbe bastato che la Regione impegnasse le somme i conto capitale». Consiglieri provinciali e consiglieri comunali appartenenti al Popolo delle Libertà si sono allineati su questa posizione, rimarcata anche dal sindaco e soggetto attuatore Giuseppe Buzzanca durante la sua fugace apparizione in aula consiliare : «Consiglieri comunali e provinciali – ha detto nel suo intervento – devono rivolgersi a Lombardo, affinché interloquisca con il nuovo esecutivo guidato da Monti». Solite polemiche , solito scaricabarile a cui non si sono sottratti neanche i rappresentanti degli altri partiti, nel classico gioco delle parti. Il deputato regionale del Pd Filippo Panarello ha puntato il dito contro l’ex governo Berlusconi «per i ritardi ingiustificati che non hanno consentito la messa in sicurezza dei territori e ed il blocco dei 160 milioni dei fondi Fas». Ancora più polemico l’intervento del deputato nazionale Francantonio Genovese: «Dal Governo “amico” – ha detto – non abbiamo avuto nulla, solo una piccola mancia dopo un sussulto d’orgoglio tardivo». La seduta congiunta di consiglio provinciale e comunale è “volata via” così , tra attacchi a destra e a manca che si sono ripetuti ad ogni intervento , dimenticando che, forse, l’unico obiettivo da perseguire era quello di trovare un’intesa su un documento unitario, ponendo fine all’inutile caccia alle streghe che sino ad oggi non ha portato da nessuna parte, come sottolineato dal giovane neo segretario provinciale e consigliere a palazzo dei Leoni dell’Udc, Matteo Francilia: «Basta attribuire colpe a questo o a quel governo , parliamo di cosa dobbiamo fare da ora in avanti». Un appello rimasto inascoltato anche perché al momento di decidere cosa decidere , quando orami erano trascorse oltre 6 ore dall’avvio dei lavori , non solo c’erano più i numeri per andare a votazione, l’aula si era via via svuotata, ma non c’era neanche un documento su cui esprimersi. Nelle prossime 24 ore , i rappresentanti dei due organi consiliari proveranno a stilare un documento di “larga intesa”. Nel frattempo, seduta sospesa e rinviata a domani. (DLT)

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