L'ultima protesta era esplosa la settimana scorsa e oggi pomeriggio gli abitanti di Fondo Saccà sono tornati a chiedere interventi di pulizia e bonifica in un'area in cui vivere è diventato impossibile. Per oltre un'ora hanno bloccato il traffico in via La Farina.
Il problema è lo stesso di sempre. Quello di due anni fa, dell’anno scorso, del mese scorso, della settimana scorsa. E anche la protesta è sempre la stessa. Si sono piazzati in mezzo alla strada e hanno bloccato tutto. Un tratto di via La Farina oggi pomeriggio è stato ostaggio degli abitanti di Fondo Saccà che sono tornati letteralmente in strada per chiedere pulizia e interventi di bonifica nella zona che da sempre versa in uno stato di degrado e sporcizia. Per oltre un’ora hanno impedito il passaggio a bus e mezzi di ogni tipo, sul posto è stato necessario l’intervento della Polizia Municipale e dei Carabinieri. A gran voce hanno chiesto ancora una volta che il Comune vada a ripulire Fondo Saccà perché non ce la fanno a vivere in mezzo ai detriti, alla sporcizia, alle carcasse di animali, all’amianto. E se un mese fa avevano deciso di fare da soli, provando a ripulire la zona, oggi sono tornati a protestare perché qualcuno deve dar loro delle risposte.
L’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua ha spiegato che già la settimana scorsa Messinambiente ha effettuato un intervento di pulizia nella parte che è di competenza comunale, ma a fondo Saccà a quanto pare c’è un problema di competenze che lascia l’area in un totale stato di abbandono. Ci sono ancora i resti delle demolizioni di alcune baracche, c’è un’area che doveva essere cementificata dall’Istituto Autonomo Case Popolari per evitare che continuasse a essere ricettacolo di sporcizia, c’è anche chi continua a scaricare indisturbato inerti e materiali di ogni genere scambiando Fondo Saccà per terra di nessuno.
Una questione che si deve inquadrare nel vasto campo del risanamento, motivo per cui oggi pomeriggio a Fondo Saccà è andato direttamente l’assessore Sebastiano Pino (vedi articolo a parte). Proprio nei confronti degli assessori Pino e Ialacqua arrivano le critiche del consigliere comunale Nicola Cucinotta: “Se non si mantengono le promesse fatte è lecito aspettarsi che prima o poi scoppi la protesta. Forse se l'amministrazione avesse posto in essere quanto da me richiesto con una nota dello scorso 23 aprile, oggi gli abitanti di Fondo Saccà non sarebbero tornati a protestare perché qualcuno preventivamente avrebbe dato loro delle risposte. E ce n'era di tempo per programmare gli interventi dal mese di aprile ad oggi. Sono stato facile profeta”.
Gli abitanti sanno che resteranno in quelle casette ancora a lungo perché Fondo Saccà fa parte dell’ambito D del risanamento e, come altri, attende che il Comune acquisti nuove case da adibire ad alloggi popolari, come fatto per Fondo Fucile. E dunque vogliono almeno vivere in condizioni dignitose e non con la paura, come già successo, che i loro figli vengano punti dalle zecche mentre giocano.
F.St.
strano,il tibetano sulla 7 tv ha sbandierato ai quattro venti senza avere nessun contraddittorio che la città dei buddaci e’ un gioiello grazie al suo governo:fondo saccà siete nel torto!!!!!!!!!!!la detto LUI!!!!!!!!!
strano,il tibetano sulla 7 tv ha sbandierato ai quattro venti senza avere nessun contraddittorio che la città dei buddaci e’ un gioiello grazie al suo governo:fondo saccà siete nel torto!!!!!!!!!!!la detto LUI!!!!!!!!!