La riunione convocata ieri dalla Srr non ha portato a nessun risultato concreto in vista del trasferimento dei servizi e dei lavoratori dell'Ato3. Per il commissario Ragusa le procedure sono in atto e serve tempo, per Ginatempo questo atteggiamento è omissivo.
La saga continua. E ogni nuova riunione diventa l’ennesima puntata di una fiction che rimanda il finale all’episodio successivo, senza sapere quale sarà l’epilogo. Per la MessinaServizi la strada resta tutta in salita. L’incontro di ieri a Palazzo dei Leoni convocato dalla Srr non ha portato nessuna novità sul fronte del passaggio di servizi e lavoratori dell’Ato3 alla nuova società. Lunedì MessinaServizi avrebbe dovuto prendere in carico i servizi attualmente svolti dall’Ato3, così aveva ordinato il Dipartimento Ambiente di Palazzo Zanca, ma si dovrà rinviare tutto perché di fatto la nuova società è ancora una scatola totalmente vuota. Ai dipendenti Ato3 erano anche già stati recapitati i preavvisi per la risoluzione del contratto e la riassunzione presso un altro soggetto a far data sempre dal 25 settembre, ma naturalmente anche questa dovrà slittare. L’incontro era stato convocato dal commissario della Srr Ettore Ragusa, al tavolo si sono presentati l’assessore Daniele Ialacqua, l’amministratore di MessinaServizi Beniamino Ginatempo, il Dirigente del Dipartimento Ambiente Romolo Dell’Acqua e il liquidatore di Ato3 Michele Trimboli. Oggetto della riunione era proprio il passaggio dei servizi in vista del transito dei lavoratori, Ragusa aveva chiesto di presentare tutti gli atti necessari alla procedura e così è stato fatto. Alla fine però non si è giunti ad una conclusione effettiva. Il commissario della Srr spiega che la commissione è ancora al lavoro per l’esame della documentazione dei lavoratori, ormai tutti si sono “arresi” alla procedura che vedrà il transito alla Srr e poi alla MessinServizi, così come prevedono la Legge regionale 9 del 2010 e l’ultima ordinanza del presidente Rosario Crocetta dello scorso 15 settembre. Ma di fatto nessun passo in avanti è stato compiuto.
Alla fine dell’incontro Ragusa ha deciso di rinviare tutto ad un nuovo tavolo tecnico che sarà convocato dall’Ispettorato del Lavoro nei primi giorni della prossima settimana proprio per discutere del transito dei lavoratori. Quindi, come nel gioco dell’oca, sembra di essere tornati indietro di diverse caselle, visto che proprio all’Ispettorato del Lavoro era esplosa la frattura sindacale sul percorso da seguire per trasferire i lavoratori.
Durissimo il commento di Ginatempo al termine della riunione: «Assistiamo a continue manovre dilatorie e omissive del commissario della Srr che ha convocato l’ennesimo tavolo tecnico. Ieri si è perso tempo per non fare niente. Il commissario non dà seguito all’ordinanza che gli impone di provvedere immediatamente al trasferimento dei lavoratori. L’Ispettorato del lavoro è una sede impropria per la discussione della questione perché non si tratta di vertenza ma di procedure ordinarie. Sembra che il commissario Ragusa non abbia intenzione di far transitare i lavoratori e quanto sta accadendo è inaccettabile per la città».
Ginatempo, dopo l’iniziale braccio di ferro con Ragusa sulla procedura da utilizzare e dopo essersi “arreso” alla Legge regionale, adesso incalza il commissario della Srr e punta dritto il dito per i tempi che si stanno allungando. Per l’amministratore di MessinaServizi, tra l’altro, la riunione che si svolgerà anche con i sindacati all’Ispettorato del Lavoro rischia di essere un nuovo escamotage per perdere ancora altro tempo. Alla luce del fatto che il fronte sindacale è rimasto spaccato e su posizioni totalmente opposte.
Per la Fp Cgil e la Cgil, che nei giorni scorsi ha riunito i direttivi aziendali dei lavoratori di Messinambiente e Ato3, non possono esserci strade alternative se non quella del passaggio dei lavoratori ai sensi dell’art.202 comma 6 del D.lgs. 152/2006, cioè passaggio dei lavoratori diretto ed immediato al nuovo gestore del servizio integrato dei rifiuti, con la salvaguardia delle condizioni contrattuali, collettive e individuali in atto. Per la Cgil l’assunzione dei lavoratori nella dotazione organica della Srr non può essere praticata perché la Srr non può effettuare assunzioni, in quanto non gestore del servizio, aspetto questo che non gli permette i costi delle assunzioni dei lavoratori. Il sindacato continua a chiedere al Commissario Ragusa e all’Amministrazione Accorinti di non indugiare oltre e di procedere all’immediato passaggio dei lavoratori, com’era stato inizialmente previsto nell’accordo siglato il 18 agosto 2017. “Altre soluzioni da altri ipotizzate rischiano di danneggiare i lavoratori e rendere i servizi ancora più precari”.
Intanto sull’altro fronte, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel accolgono positivamente la notizia della convocazione presso l'Ispettorato del Lavoro. Secondo i sindacati serve superare lo stand by che si trascina da oltre un mese, dovuto solo a sterili polemiche e azzardate interpretazioni della legge regionale. «L'amministratore unico di MessinaServizi invece di pensare a "oscuri complotti" rispetti unicamente il proprio ruolo e, come lo stesso Ginatempo ha formalmente comunicato nei giorni scorsi, si limiti a seguire il percorso che la Srr ha il compito di determinare per il transito dei dipendenti. Ognuno rispetti i propri ruoli e si assuma le proprie responsabilità, il commissario Ragusa non indugi oltre. Occorre procedere in fretta – concludono Fit Uilt e Fiadel – a salvaguardia dei lavoratori e della stessa MessinaServizi».
Francesca Stornante