L'assessore all'Ambiente del Comune di Milazzo ha chiesto la verifica dei dati acquisiti dall'Arpa e dallo stesso impianto. Ma l'ex assessore Gitto si chiede perchè non viene invece convocato l'apposito Gruppo di Lavoro Permanente
Le emissioni odorigene provenienti dalla zona industriale della valle del Mela, e in particolare dalla RAM, sono una spina nel fianco degli abitanti, spesso costretti a sopportare per ore l’aria appestata. Proprio in seguito all’ennesimo caso, verificatosi lo scorso mercoledì, l’assessore all’Ambiente di Milazzo Damiano Maisano ha inviato una nota alla RAM e alla direzione ENI, chiedendo di procedere “alle opportune verifiche dei dati di monitoraggio interno acquisiti”; l’Arpa viene invece sollecitata a valutare i dati rilevati dalla centralina posta a San Pietro.
L’iniziativa di Maisano non ha però convinto l’opposizione. “Continuano a sfuggire alla mia, a questo punto limitata capacità di comprensione” – scrive Salvatore Gitto, ex assessore all’ambiente del Comune mamertino – “i motivi per cui Maisano si accanisce nell’ignorare gli strumenti che ha a disposizione per affrontare le problematiche ambientali, limitandosi ad un’attività istituzionale di routine, quali le bibliografia. Al comune di Milazzo i soggetti destinatari sono già componenti di un Gruppo di lavoro permanente, per cui convocabili in qualsiasi momento per affrontare de visu ed in tempo reale le questioni”.
Il Gruppo di lavoro permanente è stato istituito su iniziativa dell’ex sindaco Pino e dello stesso Gitto nel marzo 2014, ed è composto da rappresentanti della Capitaneria di Porto, del Comune, della Provincia, della Raffineria e delle principali associazioni ambientaliste. Il tema delle emissioni odorigene, affrontato da un punto di vista tecnico, costituisce una delle principali basi d’intervento individuate dal Gruppo. Tutti i verbali delle sedute vengono inoltre pubblicati sul sito del Comune.
Giovanni Passalacqua