Frana a Forza d’Agrò e rischio crisi idrica. La condotta sarà deviata

Frana a Forza d’Agrò e rischio crisi idrica. La condotta sarà deviata

Frana a Forza d’Agrò e rischio crisi idrica. La condotta sarà deviata

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lunedì 13 Giugno 2016 - 12:03

I lavori dovrebbero essere realizzati a luglio, intanto si punta a rendere fruibile il bypass di Furci. L’Amam e il Comune lamentano di essere stati lasciati soli. Nuovo sollecito a Siciliacque per il ripristino immediato dell'Alcantara

“Una bomba ad orologeria”. Così il presidente dell’Amam, Leonardo Termini, aveva definito il terreno di Forza d’Agrò in un’intervista rilasciata al nostro giornale lo scorso 27 aprile (VEDI QUI). Ora il timer ha fatto un passo avanti e lo scoppio è più vicino. Da sabato l’Amam e il Comune sono al lavoro per evitarlo, anzi per attuare un intervento definitivo, che però avrà un costo di diverse centinaia di migliaia di euro, sempre a carico dell’Amam, come anche gli altri interventi realizzati finora. La Protezione Civile nazionale si è limitata ad invitare la Regione a monitorare la situazione, mentre anche a Calatabiano non sono state avviate le opere necessarie per consentire il ripristino definitivo della condotta.

Il sopralluogo di ieri a Forza d’Agrò ha detto che il pericolo non sembra imminente, anche perché non sono previste piogge che possano peggiorare le condizioni del terreno ma l’imprevisto è sempre in agguato. La soluzione prescelta è quella di deviare la condotta per un tratto di circa 150 metri ma tra progetto, affidamento e autorizzazioni trascorrerà un mese. Se nel frattempo non si riscontreranno altri problemi, per la popolazione i disagi saranno limitati e si tradurranno nell'interruzione idrica di un paio di giorni, quelli necessari a posizionare la nuova condotta agli estremi di quella esistente. Per quei due giorni, l'obiettivo è almeno quello di rendere fruibile il bypass di Furci, realizzato a gennaio nel corso del primo intervento ma poi rimasto inutilizzabile in occasione di un intervento, quello di aprile a Sant'Alessio, a causa della pendenza del terreno.

Nel frattempo nulla si muove sul fronte della riparazione dell’acquedotto Alcantara, preziosissima fonte alternativa in caso di nuovi danni al Fiumefreddo. Siciliacque aveva promosso un intervento risolutivo entro il 30 aprile ma nulla si è mosso. Ora l’Amam farà l’ennesimo sollecito.

In città, invece, proseguono gli interventi di riparazione sulla rete idrica a Camaro. La conclusione è prevista tra oggi e domani mentre le analisi sono risultate negative: l’acqua non è inquinata ed il pericolo sembra ridimensionato.

8 commenti

  1. Riparazione fatta a suo tempo senza avere la minima cognizione di cosa sarebbe potuto accadere in seguito ad un movimento franoso come quello che si sta verificando adesso. Tutti sapevano che il terreno poteva cedere ancora, ma una volta riparato, tanto da evitare il linciaggio, se ne sono dimenticati di consolidare i lavori e prevenire altre interruzioni idriche. Ecco cosa succede a mettere gente inesperta in posti chiave come presidente o dir. dei lavori. Il mio consiglio, già dato a suo tempo, è che che vadano a zappare immediatamente la terra, c’è bisogno di braccia in agricoltura.

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  2. Riparazione fatta a suo tempo senza avere la minima cognizione di cosa sarebbe potuto accadere in seguito ad un movimento franoso come quello che si sta verificando adesso. Tutti sapevano che il terreno poteva cedere ancora, ma una volta riparato, tanto da evitare il linciaggio, se ne sono dimenticati di consolidare i lavori e prevenire altre interruzioni idriche. Ecco cosa succede a mettere gente inesperta in posti chiave come presidente o dir. dei lavori. Il mio consiglio, già dato a suo tempo, è che che vadano a zappare immediatamente la terra, c’è bisogno di braccia in agricoltura.

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  3. A MESSINA CI SONO GEOLOGI?

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  4. A MESSINA CI SONO GEOLOGI?

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  5. Ma c’è qualche giornalista che va ad intervistare Termini su queste cose e gli chiede com’è finita con le dimissioni ? Inseriamo l’argomento nella rubrica “Comu fiuniu”

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  6. Ma c’è qualche giornalista che va ad intervistare Termini su queste cose e gli chiede com’è finita con le dimissioni ? Inseriamo l’argomento nella rubrica “Comu fiuniu”

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  7. Sergio martino 13 Giugno 2016 17:16

    Mente la protezione civile si defila vedi art.stesso tempostretto!Credo che si abbia a che fare con la solita sceneggiata all’italiana dello scarica barile!Il dramma resta per noi cittadini incolpevoli e vittime di un sistema diabolico!Ma cari politici sindaco amministratori!potete dirci alla fine chi deve sistemare questo acquedotto con quali soldi e perché non si comincia da Calatabiano?qui si continua a giocare con la pelle dei cittadini ora che arriva l’estate vorrei vedere come ci lasciate senza acqua con le temperature oltre i 30 gradi!Basta!!fate qualcosa!!

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  8. Sergio martino 13 Giugno 2016 17:16

    Mente la protezione civile si defila vedi art.stesso tempostretto!Credo che si abbia a che fare con la solita sceneggiata all’italiana dello scarica barile!Il dramma resta per noi cittadini incolpevoli e vittime di un sistema diabolico!Ma cari politici sindaco amministratori!potete dirci alla fine chi deve sistemare questo acquedotto con quali soldi e perché non si comincia da Calatabiano?qui si continua a giocare con la pelle dei cittadini ora che arriva l’estate vorrei vedere come ci lasciate senza acqua con le temperature oltre i 30 gradi!Basta!!fate qualcosa!!

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