Non smette di sorprendere il Tetro Annibale Maria di Francia, neanche a stagione teatrale ormai conclusa: sono andati in scena ieri Toti e Totino, i due esilaranti comici palermitani, che hanno riproposto un classico della commedia italiana incarnato dai celebri volti di Totò e Peppino.
Siciliana, ovviamente, l’ambientazione, sicilianizzati i nomi dei protagonisti: accanto a Toti e Totino, la sorella di loro Assunta (la bravissima Salvina Famà), l’odiato vicino di casa Mezzasalma (il convincente Giovanni Speciale), il nipote Gianni (un bravissimo Luigi Milazzo da segnalare per la straordinaria vocalità canora che ha sfoggiato negli intermezzi dello spettacolo), l’avvenente “malafemmina” Wanda.
La vicenda è nota a tutti: da una Sicilia contadina e rurale, i fratelli Zaccone (anzi, “Zacconi”, perché, come recita una battuta del duo comico, loro sono due) si muovono verso la lontana Milano per riportare all’ordine l’amato nipote Gianni, studente in Medicina e prossimo alla “laura”, invaghitosi della ballerina e attrice Wanda con grande preoccupazione del nido familiare.
Il sipario si apre su una scenografia colorata e luminosa e la storia sembra svolgersi su due diversi piani: sul palco la famiglia, i problemi quotidiani e quelli causati dalla goliardia dei due fratelli che proprio non smettono di fare scherzi al povero vicino; sullo sfondo l’incontro e l’innamoramento dei due giovani.
Mattatori indiscussi Toti e Totino, i cui dialoghi divengono dei veri e propri sketches che a talvolta paiono un po’ troppo diluiti ed espansi, ma che hanno certamente un effetto esilarante nel pubblico che non lesina applausi a scena aperta e commenti positivi alla performance.
Si conferma, dunque, un successo la rassegna Espressione Teatro 2012 firmata Pietro Barbato che dà appuntamento agli appassionati del teatro popolare di qualità alla prossima stagione, ricca di sorprese, di grandi nomi, di importanti successi teatrali per la città di Messina che, mai come di questi tempi, ha bisogno di guardare alla realtà odierna con il sorriso e, come hanno ripetuto più volte i due cominci palermitani in scena, “ho detto tutto”!