Enorme nuvola di polvere sahariana sta per invadere i cieli d'Europa: scopriamone di più

Enorme nuvola di polvere sahariana sta per invadere i cieli d’Europa: scopriamone di più

Daniele Ingemi

Enorme nuvola di polvere sahariana sta per invadere i cieli d’Europa: scopriamone di più

domenica 27 Marzo 2022 - 07:25

Con l’arrivo della primavera inizia il periodo in cui i venti africani, come lo scirocco o l’ostro, raggiungono la loro massima frequenza annua. Ad inizio settimana assisteremo anche alla risalita, verso l’Europa, di un enorme nuvola di polvere desertica, pronta a coprire i cieli di buona parte del vecchio continente, con tanto de deposito al suolo.

Ma quanti sono grandi i granelli di polvere desertica?

La granulometria delle polveri sottili sahariane in arrivo sulla nostra regione varia tra 0.4 e 40 μm (milionesimi di metro). Localmente anche particelle più grandi. Per quanto riguarda la composizione si sono effettuate diverse analisi chimiche delle polveri sahariane dalle quali si vede come prevalgano il silicio, gli ossidi di alluminio, calcio, ferro. Al loro interno si possono trovare anche vari tipi di batteri, che viaggiano con le polveri, in media troposfera.

L’enorme nuvola di polvere che si prepara ad invadere i cieli europei ad inizio settimana

Come si originano?

Le nuvole di polvere desertiche vengono prodotte da particolari condizioni meteorologiche, che prevedono venti piuttosto forti, con raffiche > 50/60 km/h, che soffiando su vaste aree desertiche sabbiose sollevano per aria ingenti quantità di polvere e pulviscolo desertico, producendo delle vere e proprie nuvole di polvere, sollevate verso la media troposfera da moti convettivi (correnti ascensionali) che favoriscono uno spostamento su grandi distanze.

Come arriva a depositarsi al suolo (o sulle nostre auto)?

I granelli di polvere desertica, che spesso sporcano le nostre auto e i nostri terrazzi o balconi, si possono depositare al suolo in due modi: tramite la “deposizione umida” e la “deposizione secca”.

Nella “deposizione umida” la gocciolina di pioggia, cadendo per gravità verso terra, assorbe le polveri presenti in sospensione in atmosfera, depositandole al suolo, o sulle nostre auto posteggiate all’aperto, creando delle macchioline di color giallo o marrone.

Nella “deposizione secca” la polvere si accumula sul terreno per sedimentazione, lasciando piccoli accumuli, come capita sul davanzale di una finestra o nel tergicristallo della nostra auto.

Le polveri sahariane trasportano nutrienti?

Diversi studi di letteratura hanno dimostrato come le polveri del Sahara forniscono agli ecosistemi terrestri e marini importanti nutrienti come il ferro che è un micronutriente necessario per la fotosintesi nei produttori primari marini, tipo il fitoplancton e altri batteri marini.

La polvere, abbiamo visto, contiene anche ferro, un nutriente limitante in molte aree dell’oceano, quindi quando la polvere cade nell’oceano, può fungere da fertilizzante per la crescita di alghe o fitoplancton.

Proprio lo spostamento verso occidente della polvere è stato oggetto di ricerche da parte della NASA che ha scoperto come la foresta amazzonica sia cosi fertile grazie all’arricchimento di fosforo presente nelle nubi di polvere che dal Sahara occidentale raggiungono i Caraibi e l’area amazzonica, dopo aver attraversato l’oceano.

Da non sottovalutare l’impatto sul climaLa polvere riesce ad influenzare l’equilibrio radiativo del pianeta in due modi diversi, sia direttamente disperdendo e assorbendo la radiazione solare in entrata, sia indirettamente modificando le proprietà ottiche delle nuvole, esse stesse sono un attore importante nel sistema climatico. Nel bilancio radiativo potrà esserci sia un effetto di riscaldamento sia di raffreddamento in base alla dimensione delle particelle di sabbia e alla quota di arrivo delle stesse.

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