Accolto il ricorso di alcuni lavoratori precari impiegati presso l’Ente Parco dei Nebrodi che si sono visti abbassare il loro inquadramento contrattuale. La Funzione Pubblica della Cgil pensa a proporre nuovi ricorsi
La Corte d’Appello gli ha dato ragione. I lavoratori precari, impiegati presso l’Ente parco Nebrodi, sono riusciti a far valere le proprie ragioni rispetto all’inquadramento contrattuale stabilito dall’Ente. Diverse unità di personale hanno infatti vista abbassata la propria qualifica con un inquadramento contrattuale A, pur essendo stati assunti come B; così come coloro che sono stati assunti in categoria C, sono stati “declassati” a B. Secondo quanto stabilito da due giudici del Tribunale del Lavoro, chiamati a valutare due diversi casi in cui i dipendenti precari in fase di rinnovo contrattuale sono stati protagonisti di un inatteso abbassamento di livello, l’“Ente Parco avrebbe dovuto limitarsi ad attuare una semplice integrazione oraria posto che il rapporto di lavoro in essere era già stato oggetto di reiterata contrattualizzazione per l’espletamento delle medesime mansioni costantemente riconducibili (nello specifico), alla categoria B”.
La Fp Cgil intende ora valutare l’ipotesi di proporre ricorsi analoghi anche per tutti i precari in servizio presso enti regionali che si sono visti abbassare il loro livello contrattuale.