Cosa resta del mondo della formazione dopo le promesse del governatore Crocetta. Solo macerie. L'analisi del sindacalista Marcello Sacco.
Gli ottomila mila lavoratori assistono, in quanto vittime, all'ennesimo dramma causato dalle scelte di un “assessore ragazzina” e di un Governo incapace a risolvere le innumerevoli problematiche di questo settore, fra i quali attori, per tantissimi anni, ha visto il contributo della classe politica. Attentissima negli anni “d’oro” a creare un bacino elettorale, sorda, cieca ed incapace, oggi, nella individuazione di risoluzioni per migliaia di famiglie di lavoratori. Ancora oggi dinnanzi ad un esercito di circa 4000 operatori , fra licenziati e ricollocati comunque per periodi incerti e brevi, la politica e questo Governo regionale non si interessa minimamente di tentare, almeno, di dare risposte concrete a questa annosa vertenza.
Il presidente Crocetta continua a dimostrare non solo, nel settore della formazione professionale, ma in tutti gli altri settori, la sua capacità distruttiva ed inconcludente e la sua incapacità di affrontare quelle riforme serie che potrebbero essere solamente lo slancio per cambiare qualcosa in Sicilia, per non rimanere il fanalino di coda di un’Italia che ha preso coscienza e conoscenza delle criticità in cui versa lo Stato italiano. L’aver sbandierato in tutta Italia, che nel settore della formazione professionale, in circa due anni di governo, ha risparmiato 1 miliardo di euro è l’atteggiamento più delinquenziale che un politico possa andare a fare. Perché il carissimo Crocetta, sa benissimo ed è consapevole che gli operatori del settore, non solo circa due anni fa subivano il ritardo nella erogazione degli stipendi , anche in ordine a 20 mesi, ma sa pure benissimo che a seguito di condotte illecite da parte di gestori di enti , cui la Regione ha tolto l’accreditamento, oggi questi stessi lavoratori sono nella condizione peggiore, ovvero quella di licenziati. E in questi ultimi mesi ancora di più visto che le tutele di sostegno al reddito sono pure finite. E in tutto questo il Governo regionale non è stato assolutamente in grado di intervenire seriamente, se non con proclami giornalistici, mediatici e televisivi, privi di alcuna fondamento di verità.
Così non si può più andare avanti!!! Il risparmio, caro Presidente, non si fa lasciando in mezzo alla strada gli onesti lavoratori. Mi permetto di dire che questo è un atteggiamento sicuramente di un uomo né cristiano, né di un uomo iscritto ad un partito di sinistra, ammesso che possa ancora esistere il concetto di sinistra e di destra.
Ammetta il suo più grande fallimento nelle scelte da egli stesso operato in quanto Presidente della Regione Sicilia. La sentenza del Cga, a cui ha fatto ricorso l’ente Ted, in qualità sindacalista mi preoccupa, perché se confermato successivamente dal Tar, vedrà ricadere solo ed esclusivamente sui lavoratori e sui giovani siciliani , frequentatori dei corsi, la causa di questo effetto.
Ricordando comunque che il Progetto Prometeo avrebbe dovuto prevedere, secondo quanto aveva organizzato la “ragazza assessore”, l’attivazione di 311 corsi, il reimpiego di circa 1400 lavoratori su 2042 circa operatori idonei e comunque sempre licenziati. Lo stato dell’arte? È il seguente, circa 100 i corsi attivati, circa 500 i lavoratori impiegati, l’impossibilità da parte del Ciapi di avviare attività perché non trova né aule che dovevano essere messe a disposizione in forma gratuita dai comuni, dalle scuole e/o dalle province, né allievi perché credo che dopo più di un anno che il ragazzo aveva manifestato l’interesse ad un’attività di qualifica /riqualifica , forse ha pensato bene di rivolgersi altrove, magari anche fuori dalla Sicilia. Per non parlare dell’effetto domino che avrebbe sugli altri lavoratori che da mesi sono in attesa di soluzioni, ma che vedendo come ha operato l’Amministrazione, fa perdere ogni speranza.
Adesso basta, adesso si intervenga se si vuole fare realmente qualcosa, oppure l’alternativa è che andiate tutti a casa, valutando l’ipotesi di un commissariamento. Ma questo non spetta a me dirlo.
Marcello Sacco
E’ FALSA, spudoratamente FALSA, l’affermazione del RIVOLUZIONARIO poi RE SARO del risparmio di UN MILIARDO, la FORMAZIONE PROFESSIONALE non è una voce del bilancio di previsione della Regione Siciliana. I sindacati siciliani sono una delle cause di questo fallimento, hanno sistemato per anni parenti e amici, come hanno fatto i politici di tutti gli schieramenti. Marcello SACCO dovrebbe avere il pudore di tacere. Il RIVOLUZIONARIO poi RE SARO ha concesso una regalia a quelli della FORMAZIONE impegnati nell’orientamento dei disoccupati nei centri per l’impiego, attività che i REGIONALI non sono capaci di fare, UN CONTRATTO DI TRE MESI con livelli contrattuali e previdenziali molto più bassi.
E’ FALSA, spudoratamente FALSA, l’affermazione del RIVOLUZIONARIO poi RE SARO del risparmio di UN MILIARDO, la FORMAZIONE PROFESSIONALE non è una voce del bilancio di previsione della Regione Siciliana. I sindacati siciliani sono una delle cause di questo fallimento, hanno sistemato per anni parenti e amici, come hanno fatto i politici di tutti gli schieramenti. Marcello SACCO dovrebbe avere il pudore di tacere. Il RIVOLUZIONARIO poi RE SARO ha concesso una regalia a quelli della FORMAZIONE impegnati nell’orientamento dei disoccupati nei centri per l’impiego, attività che i REGIONALI non sono capaci di fare, UN CONTRATTO DI TRE MESI con livelli contrattuali e previdenziali molto più bassi.