Bilancio 2015, commissari in arrivo in 69 comuni del messinese. Il sindaco di Sinagra lancia l'allarme

Bilancio 2015, commissari in arrivo in 69 comuni del messinese. Il sindaco di Sinagra lancia l’allarme

Alessandra Serio

Bilancio 2015, commissari in arrivo in 69 comuni del messinese. Il sindaco di Sinagra lancia l’allarme

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giovedì 26 Novembre 2015 - 14:50

Nominati i commissari che dovranno procedere all'approvazione del previsionale. Il j'accuse del primo cittadino di Sinagra, Vincenzo Maccora, che si sfoga in una lettera aperta ai sindaci.

L’assessorato regionale delle Autonomie Locali e delle Funzione Pubblica ha nominato un commissario ad acta per l’approvazione del bilancio di previsione 2015 in 69 comuni della Provincia. Nominati i funzionari regionali che si sostituiranno agli organi comunali inadempienti per l’adozione degli atti necessari per l’approvazione dei bilanci entro la scadenza del 30 Settembre. Alcuni dei comuni che figurano tra quelli commissariati hanno comunque già provveduto all’approvazione del bilancio, per cui il commissario dovrà solo prenderne atto.

I bilanci dei comuni, soprattuto quelli dei piccoli centri, risentono dei problemi legati ai sempre maggiori tagli alle risorse. Una scure che mette sempre più in dufficoltà gli amministratori locali. Per questo proprio oggi il sindaco di Sinagra, Vincenzo Maccora, ha scritto una lettera aperta indirizzata ai suoi colleghi, all'Anci e al Presidente della Regione.

Una sorta di lettera aperta ai sindaci, quella di Maccora, ed una "messa in mora" a Palermo perché adempia ai propri "doveri" nei confronti dei municipi, così da sbloccare soprattutto i servizi essenziali ai cittadini.

"La consapevolezza di essere in presenza della reale possibilità di assistere alla cancellazione dell'istituzione comunale", scrive il primo cittadino del centro nebroideo – "rende non più differibili interventi, ad ogni livello, per scongiurare tale evenienza, ormai non solo più ipotetica. Non essere nella oggettiva possibilità di erogare neanche i servizi essenziali alla comunità amministrata svilisce la funzione istituzionale delle autonomie locali ridotte al ruolo di collettori delle doglianze, per altro leggittime, dei cittadini. A poco o a nulla servono i comportamenti virtuosi degli amministratori che impiegano le inconsistenti risorse a disposizione con la parsimonia e l'oculatezza del buon padre di famiglia. Infatti i trasferimenti della Regione ridotti di oltre il 12% rispetto all'anno precedente e la scure dello Stato che ha tagliato del 21% il fondo di solidarietà nonché le novità introdotte per formazione del bilancio di previsione, rendono sostanzialmente impossibile definire il procedimento di adozione".

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