L'Esecutivo ha esitato ieri il programma per i prossimi tre anni grazie anche all' "ok" dell'area tecnica e del settore finanziario. Previsti interventi alla rete stradale, alla viabilità e ai collegamenti con i rioni periferici, oltre ad un progetto per salvaguardare il centro dall'azione erosiva del mare.

Il primo “ok” per l’adozione del Piano triennale delle Opere pubbliche 2016-2018 è stato dato ieri dalla Giunta municipale di Giardini Naxos. Ma per il “via libera” definitivo, necessario per l’approvazione del nuovo programma, si dovrà aspettare ancora qualche mese. Per il momento, infatti, ad approvare la proposta di deliberazione relativa al documento è stato soltanto l’Esecutivo; motivo per il quale adesso la “palla” passerà al Consiglio comunale. Un Civico consesso che, nell’arco dei prossimi mesi, dovrà, dunque, prendere in considerazione un disegno, all’interno del quale sono stati previsti soprattutto interventi per rimettere in sicurezza gli alvei dei torrenti e l’intero territorio comunale, oltre alla realizzazione di lavori per migliorare i collegamenti stradali che, ora come ora, necessitano di operazioni immediate. L’Amministrazione del sindaco Nello Lo Turco punterà, anche, per il prossimo triennio su sicurezza ed efficienza nelle infrastrutture comunali, visto che nello schema preliminare vi sono descritte le priorità che Palazzo dei Naxioti vuole portare avanti, come la riqualificazione urbana delle aree periferiche, le opere di edilizia scolastica, quelle riguardanti la viabilità e ovviamente quelle relative alla salvaguardia del centro abitato e degli alberghi prospicienti la spiaggia di Recanati, tra il torrente Santa Venera e la foce del fiume Alcantara. In questo caso l’Ente finanziatore è il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Direzione generale per la Difesa del Suolo, mentre è presente nell’agenda amministrativa anche un progetto per collegare il centro naxiota con il rione di Chianchitta (vicino alla piscina comunale) per bypassare l’angusta via della Seta. Tutti piani che fanno parte integrante di un programma che ha avuto pure il “via libera” da parte dell’Ufficio tecnico e del settore ragioneria ed economato.

Enrico Scandurra