Decretati i vincitori. Primo premio ex aequo per Giacomo Rizzo e la coppia Vincenzo Schillaci e Giuseppe Buzzotta. Premio Giuria Popolare per Patrizia Materia Tolomeo
Giacomo Rizzo con “U-fistinu” e la coppia formata da Vincenzo Schillaci e Giuseppe Buzzotta con l’opera “Blu” vincono la prima edizione del Simposio di Scultura d’Arte Contemporanea che si è tenuto a Lipari. Le due opere si sono aggiudicate ex aequo il Premio, una borsa di studio del valore di 5 mila euro. Premio Giuria Popolare all’opera “Odissea” realizzata dall’artista, taorminese di adozione, Patrizia Materia Tolomeo. Per lei una borsa di studio del valore di 3 mila euro. A decretarlo, nel corso di una cerimonia che si è tenuta al Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea, la giuria di esperti formata dall’artista italo-americano, Alfreso Sasso, dal critico e curatrice della Biennale di Venezia del 2009, Beatrice Buscaroli, dall’Art Director del Mito Contemporaneo, Massimiliano Simoni, dallo scultore Giorgio Angeli e dal Dirigente del Museo liparese, Michele Benfari.
“Una lettura romanticamente siciliana” è stata definita l’opera di Rizzo, artista, docente di scultura all’Accademia delle Belle Arti di Palermo, che ha realizzato un grande cuore, munito di arterie e di vene, efficace e allo stesso tempo realista. “U-fistinu” è stato scelto per “la qualità della tecnica di lavorazione che unisce capacità narrative ad un ottimo processo esecutivo”.
“Piena di spunti”, l’affascinante lettura di Vincenzo Schillaci e Giuseppe Buzzotta che hanno “contaminato” con originalità il bianco marmo sfruttando gli effetti dell’acrilico e tirandone fuori “un’interpretazione universale che conferisce al Mediteranno un valore universale”. Il “Blu” è collegato a diversi “spunti” della loro permanenza a Lipari: il blu degli occhi di un cagnolino, il blu del mare e così via. La loro opera è un percorso di memorie.
Particolare interesse ha provocato l’opera del Laboratorio Saccardi (Marco Barone e Vincenzo Profeta) denominata “Mater Sicula”, definita uno “scrigno del contemporaneo per la sua lettura ironica e primitiva”, e “Fuga in quattro tempi” di Emanuele Lo Cascio dedicata alla figura di Carlo Rosselli, prima imprigionato a Carrara, e poi “confinato” proprio a Lipari. Ad accomunare le opere, ed il lavoro degli artisti, il marmo bianco appositamente fatto arrivare a Lipari da Carrara, capitale mondiale della dura pietra utilizzata ed amata da tutti i grandi artisti, da Michelangelo a Canova fino ai contemporanei. Le opere sono nate sull’Isola, sullo sfondo magico delle Eolie, unendo la forza evocatrice dello spazio e della storia, al fascino inesauribile del Mito.
Scopo del simposio Il Mito si Mostra, questo il titolo dell’iniziativa che fa parte del percorso della Rassegna Internazionale di Scultura e Pittura in Sicilia (Art Director Massimiliano Simoni) promossa dall’Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana nell’ambito de Il Circuito del Mito, è valorizzare le potenzialità artistiche e creative delle giovani generazioni siciliane, creando un rapporto naturale e affascinante tra le opere e il territorio, ma anche esaltare i luoghi attraverso la divulgazione dei linguaggi delle Arti Contemporanee. Il risultato sono le 5 opere realizzate dagli artisti siciliani invitati a partecipare al primo simposio che hanno interpretato, ciascuno con la propria genialità e creatività, il Mito ed il rapporto con la Storia ed il Territorio.
Le opere realizzate saranno ora utilizzate per un’esposizione permanente per la valorizzazione di luoghi e spazi pubblici regionali contribuendo a rafforzare il legame tra Mito e Territorio.