La consigliera Raluca Sandra ha preso le distanze dalla compagine a sostegno del sindaco Sebastiano Foti e si è dichiarata indipendente. Lo strappo all’interno del gruppo di maggioranza non si arresta con Sandra, ma rischia di scucire altri rapporti, portando avanti una rottura che potrebbe essere fatale se dovessero mancare i numeri per amministrare
Sono forti i malumori all’interno del gruppo di maggioranza “Impegno, crescita e sviluppo” di Furci Siculo che ha “perso” definitivamente un componente. La consigliera Raluca Sandra ha lasciato infatti la coalizione a sostegno del sindaco Sebastiano Foti e si è dichiarata indipendente. Una decisione intrapresa alla fine del luglio scorso a causa di contrasti con l’operato del gruppo con cui Sandra si è presentata alle elezioni comunali del giugno 2013. Dimissioni che lo stesso gruppo ha deciso di respingere così come comunicato durante la seduta del consiglio comunale che si è svolto il 17 settembre scorso. Ma da Sandra non è arrivato nessun dietro front, la consigliera ha anzi ribadito la presa di distanza da una politica che andrebbe avanti con i paraocchi e senza guardare alle esigenze del cittadino, con il benestare del gruppo di minoranza “Lavoriamo per Furci”. Lo strappo all’interno del gruppo di maggioranza non si arresta con Sandra, ma rischia di scucire altri rapporti, portando avanti una rottura che potrebbe essere fatale se dovessero mancare i numeri per amministrare. A far discutere nelle ultime sedute del civico consesso è stata anche la gestione in fatto di tasse, con particolare riferimento alla Tasi che il comune di Furci ha deciso di non far pagare ai cittadini, esibendo la propria decisione in un manifesto pubblico in cui l’amministrazione si auto-lodava per aver rinunciato a caricare la comunità di un’altra tassa, “nella consapevolezza di un momento di gravi difficoltà economiche che investono trasversalmente famiglie e pubbliche amministrazioni”. La decisione è stata deliberata in fretta e furia nel pomeriggio del 10 settembre con la convocazione urgente del civico consesso, giusto in tempo per rispettare la scadenza prevista dal Ministero delle Finanze. Fretta che non è piaciuta al presidente del consiglio Gianluca di Bella che, in contrasto con il sindaco, si è scagliato contro l’inefficienza degli uffici comunali.
Giusy Briguglio