Il provvedimento di fermo emesso dal sostituto Anna Maria Arena è stato notificato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo ai fratelli Lucio e Daniele Mazza. Avrebbero ceduto droga tagliata male che ha provocato la morte di un tossico e il ricovero di un altro
I fratelli, Lucio e Daniele Mazza, rispettivamente d 22 e 19 anni sono stati fermati dai carabinieri del nucleo investigativo per la morte per overdose di un ventinovenne avvenuta lo scorso 15 luglio nei corridi del Policlinico. In esecuzione di un provvedimento emesso dal sostituto procuratore Anna Maria Arena, i carabinieri del nucleo investigativo hanno sottoposto a fermo i due fratelli per reiterata cessione di sostanza stupefacente tipo eroina verso giovani assuntori della fascia tirrenica della provincia. In particolare Lucio Mazza deve rispondere anche di aver spacciato sostanza stupefacente da cui sono scaturite la morte di un giovane e gravi lesioni nei confronti di un altro tossicodipendente. L’attività che ha portato alla emissione del provvedimento precautelare è scattata dopo il ritrovamento di un ventinovenne in overdose il pomeriggio dello scorso 15 luglio all’interno del Policlinico Universitario di Messina. Il giovane era stato trovato esamine nei locali del Reparto di Medicina Interna dell’ospedale universitario ed era stato subito soccorso, ma i medici una volta intervenuti non hanno potuto fare altro che constatarne l’avvenuto decesso. Le immediate indagini hanno subito accertato che il giovane, assieme a due amici, tutti originari di paesi della fascia tirrenica, si erano recati a Messina per comprare dell’eroina nei pressi del Policlinico. Poco dopo, i tre giovani avevano chiesto proprio dentro l’ospedale delle siringhe e dell’acqua distillata, per potersi iniettare la droga, ma ad un certo punto il ventinovenne aveva cominciato a stare male. Durante le indagini i militari dell’Arma hanno inoltre appurato che il 10 luglio, qualche giorno prima della morte del ventinovenne, c’era stato un ricovero per overdose, fortunatamente non letale, avvenuto alcuni giorni prima presso l’Ospedale di Milazzo.
A quel punto, le indagini si sono indirizzate verso quei soggetti che negli ultimi tempi avevano avuto rapporti con il ventinovenne deceduto e con il ventiseienne ricoverato a Milazzo per l’acquisto di sostanza stupefacente. È così emersa la probabile responsabilità di Lucio Mazza nell’attività di cessione e quella del fratello Daniele nell’attività di spaccio. I due fratelli dopo il fermo sono stati portati al carcere di Gazzi.