Il deputato regionale Antonio De Luca (M5S): "Mi hanno garantito che l'ultimo parere arriverà entro fine mese". Gli altri lavori in corso e quelli in fase di progettazione
Lavori consegnati lo scorso 14 aprile, durata prevista un anno. Ma è un termine che probabilmente non verrà rispettato perché, a Galati Marina, le opere anti erosione costiera sono ferme. Se ne occupa il Consorzio Stabile Vitruvio Scarl, che ha vinto la gara con un ribasso del 28.727 % e un importo finale di 1 milione 587mila euro.
“Purtroppo manca ancora un parere dell’Arpa sulle compatibilità delle cave da cui viene preso il materiale – dice il deputato regionale del M5S, Antonio De Luca, che ha seguito la vicenda da vicino – e ad agosto tutto si rallenta, anche perché bisogna affrontare le urgenze discariche e incendi. Mi è stato garantito che la pratica di Galati verrà conclusa entro fine mese. E’ un peccato che si sia persa l’opportunità di lavorare a luglio e agosto ma c’è ancora tempo per dare un’accelerata a settembre e ottobre, prima della stagione autunnale”.
Il cantiere di Galati Marina è forse quello più importante, ma non l’unico. Con la sabbia prelevata dal porto di Tremestieri, è in corso il ripascimento della zona subito a nord.
Lavori in corso tra Ponte Gallo e Acqualadrone
Lungo la costa tirrenica tra Ponte Gallo e Acqualadrone, lavori da 3 milioni in corso, appaltati alla Amec srl di Santa Venerina. Sono stati effettuati gli interventi da terra per la messa in sicurezza tramite la collocazione di massi naturali per costituire delle barriere di protezione a Ortoliuzzo – Campanella, Tarantonio, Marmora, Rodia, Giudeo e San Saba, dove i lavori sono in corso. A luglio sono iniziati i lavori a mare che riguarderanno San Saba, Acqualadrone, Mezzana e Rodia. A Ponte Gallo, invece, è stata realizzata una barriera di massi a protezione delle case.
Tanti interventi in fase di progettazione
Ci sono poi gli interventi ancora in fase di progettazione. Proprio a Ponte Gallo, la collocazione di barriere soffolte e ripascimento. Poi le opere in capo all’ufficio commissariale contro il dissesto idrogeologico. A Casabianca, lavori previsti da 6 milioni e mezzo, è in corso la progettazione definitiva, poi si procederà con appalto integrato. Ad aprile è stato affidato il servizio per i rilievi a mare, la caratterizzazione, indagini geognostiche e prove di laboratorio.
Lotto da 12 milioni per interventi a Capo Rasocolmo, Mezzana, Mulinello e Tono. Qui, nel settembre 2020, è stato affidato l’incarico di progettazione al raggruppamento temporaneo di professionisti Dinamica.
Un altro stralcio riguarda Marmora, Rodia, Capo Rasocolmo e Acqualadrone. Importo da 10 milioni 385mila euro, il servizio di progettazione è stato affidato al raggruppamento temporaneo di professionisti D’Arrigo lo scorso 2 aprile.
Lo scorso 8 aprile, invece, è stato affidato il servizio di progettazione a Giosa srl per altri lavori di salpamento e rifioritura delle barriere frangiflutti sullo Stretto di Messina. In particolare, è stato fatto un sopralluogo a Ganzirri e Torre Faro per individuare le zone a più alto rischio. L’importo di questi lavori è di 2 milioni 472mila euro.
A Giampilieri, infine, è in corso di redazione un progetto esecutivo per la rifioritura delle barriere collocate nel 2017, a cura dei tecnici del servizio Difesa del Suolo, per un importo stimato di 400mila euro, che dovrebbe essere presentato entro settembre per l’approvazione.
sono tornato a Rodia dopo 1 anno, stessa spiaggia stesso mare, ho notato che rispetto all’anno 2020 il mare è avanzato di almeno 3 o 4 metri, piu’ che erosione io credo si sia innalzato il livello delle acque