Erp e immobili sfitti, le proposte di Confedilizia

Erp e immobili sfitti, le proposte di Confedilizia

Autore Esterno

Erp e immobili sfitti, le proposte di Confedilizia

domenica 16 Marzo 2025 - 11:43

Case, immobili e condominio in pillole. La rubrica della sezione messinese

La rubrica della sezione messinese

Le proposte di Confedilizia. Nel corso dell’audizione informale, in videoconferenza, di rappresentanti di Confedilizia, nell’ambito dell’esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 1169 Furfaro e C. 1562 Santillo, recanti disposizioni concernenti la programmazione dell’edilizia residenziale pubblica (Erp), le agevolazioni fiscali per interventi di recupero del patrimonio edilizio residenziale pubblico e sociale nonché il sostegno dell’accesso alla locazione di immobili abitativi e del pagamento dei canoni di locazione, Confedilizia ha presentato una serie di osservazioni in merito alle misure proposte.

Per Confedilizia è intervenuto Sebastiano Maio, consigliere nazionale dell’Associazione e presidente di Confedilizia Messina, il quale ha evidenziato la necessità di garantire che gli strumenti normativi introdotti non determinino conseguenze negative per i proprietari, ponendo particolare attenzione al tema della banca dati degli immobili inutilizzati .

“È fondamentale che il censimento degli immobili privati inutilizzati non si traduca in un meccanismo penalizzante per i proprietari, mentre è necessario creare opportunità per incentivare il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio” , ha affermato Maio. In tale prospettiva, Confedilizia ha sottolineato l’importanza di prevedere misure che, anziché imporre nuovi vincoli, possono stimolare l’immissione sul mercato di immobili oggi non utilizzati , attraverso agevolazioni fiscali e incentivi concreti.

Un ulteriore aspetto interessante nel corso dell’audizione riguarda la gestione del patrimonio immobiliare pubblico . Secondo Confedilizia, prima di intervenire sul patrimonio privato, sarebbe opportuno concentrarsi sul recupero degli immobili pubblici attualmente inutilizzati , la cui entità è significativa. Secondo il rapporto INPS, su un totale di 26.000 immobili di proprietà dell’ente, ben 16.000 risultano non utilizzati , mentre nel settore dell’edilizia residenziale pubblica si registrano numerose unità sfitte a causa di problematiche burocratiche e gestionali.

Un altro tema sollevato riguarda la necessità di salvaguardare il diritto di proprietà , con particolare riferimento alle occupazioni abusive e ai lunghi tempi delle procedure di rilascio degli immobili in caso di morosità. “Affinché si possa incentivare la locazione, è indispensabile garantire un’adeguata tutela ai proprietari, riducendo i tempi delle procedure di sfratto e contrastando le occupazioni illegali” .

Nel corso dell’audizione, Confedilizia ha formulato alcune proposte concrete per rendere più efficace l’azione normativa, tra cui:

  • Un piano strutturato di recupero degli alloggi pubblici sfitti , con finanziamenti dedicati e procedura di assegnazione più rapida ed efficiente;
  • Incentivi fiscali per il recupero e la locazione degli immobili privati , al fine di promuovere un utilizzo più efficiente del patrimonio edilizio esistente, con l’abolizione dell’IMU per contratti di locazione a canone concordato di immobili per lungo periodo in favore di famiglie;
  • Maggiore tutela per i proprietari di immobili concessi in locazione , attraverso strumenti che riducono il rischio di morosità e velocizzino il recupero dell’immobile in caso di inadempienza contrattuale.

Confedilizia ha concluso ribadendo la necessità di un approccio equilibrato , che tiene conto delle esigenze del mercato immobiliare e garantisce strumenti realmente efficaci per il rilancio del settore edilizio, senza introdurre misure che possono disincentivare gli investimenti e la messa a reddito degli immobili. (audizione consultabile al link https://webtv.camera.it/evento/27594)

È valida la clausola che impone al conduttore di pagare per intero la registrazione del contratto?

L’art. 8 della l. n. 392 del 1978 prevede che le spese di registrazione del contratto di locazione debbano essere divise tra le parti in ragione del 50% ciascuna. La violazione di tale disposizione comporta la nullità della clausola, posto che una diversa pattuizione consentirebbe al locatore di percepire indirettamente una somma ulteriore rispetto al canone di locazione (cfr. in punto Tribunale Lodi, sez. I, 11/10/2024, n. 692).

Si possono escludere alcuni condòmini dalle spese di portineria?

È possibile derogare legittimamente al criterio di ripartizione tra tutti i condòmini delle spese di portineria solo se l’assemblea approva all’unanimità tale decisione atteso che essa costituisce una chiara deroga al principio generale che vuole la partecipazione alle spese in proporzione al valore della proprietà di ciascuno degli appartenenti al condominio, mentre l’esclusione di alcuni comporta inevitabilmente un maggiore aggravio di spesa per la restante compagine (in questo senso anche Tribunale Roma, sez. V, 26/07/2023, n. 11746).(da Confedilizia Notizie)

Numero Verde 800.400.762 (dal lunedì al venerdì dalle ore 16.00 alle 18.00)

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