L’Unione inquilini invoca «la modifica immediata e netta del bando comunale e un pronunciamento da parte del Segretario Generale rispetto agli errori macroscopici emersi dal Bando in contraddizione con la normativa vigente». Domani audizione in Commissione Servizi sociali
Una buona notizia ed una cattiva notizia per i morosi incolpevoli messinesi. La buona nuova arriva da Palermo: è stata infatti modificata la circolare n. 24385 della Regione Sicilia che restringeva il campo di accesso al contributo per i morosi incolpevoli soltanto a chi aveva ricevuto citazione di convalida di sfratto nell’anno 2013. «Questa restrizione – si legge in comunicato dell’Unione Inquilini – avrebbe prodotto danni irreparabili a tutte quelle famiglie che si sarebbero affidate alla procedura di concessione del beneficio. La regione Sicilia si è accorta dell’errore tecnico cancellando il passaggio in cui si limitava l’accesso ai contributi ai soli sfrattati nel 2013, riconoscendo, come ovvio che sia, la possibilità di accedere a tutti i morosi incolpevoli senza nessuna restrizione temporale».
La notizia cattiva arriva invece dal Comune di Messina , e precisamente dal Dipartimento ai Servizi Sociali. Sconod quanto denuncia l’Unione Inquilini a Palazzo Zanca si registra «errore, frutto di un’interpretazione sbagliata della nuova circolare ». Il sindacato speiga che «nel nuovo bando comunale all’art. 1 comma 2 e all’art.9 si introduce un’altra volta in maniera arbitraria lo stesso requisito, ovvero la limitazione per l’accesso ai fondi ai soli inquilini che hanno ricevuto citazione di convalida entro l’anno 2014»
In base alle direttive del Dipartimento, sono destinati a rimanere esclusi coloro che hanno avuto una citazione di convalida nell’anno 2015, «Come mai il Dipartimento dei servizi sociali di Messina inserisce arbitrariamente la limitazione del contributo agli sfrattati del 2013-2014? Da dove ha desunto questa cosa? Questo non riusciamo a comprenderlo, sappiamo però con certezza che tutte le procedure per la morosità incolpevole sono state costellate da errori macroscopici, paralizzando così, i percorsi di accompagnamento sociale per tanti inquilini», scrive ancora l’Unione inquilini.
Il sindacato denuncia inoltre che è «proprio l’accompagnamento sociale ad essere messo a dura prova da questo bando. Permane l’obbligo di allegare l’autocertificazione a cura del proprietario di casa, ovvero il consenso da parte di quest’ultimo al fine di ricevere i contributi per stipulare un nuovo contratto a canone concordato oppure per differire lo sfratto per un periodo pari alla somma del contributo ricevuto».
Secondo l’Unione Inquilini, si tratta di «complicazioni burocratiche che restringeranno il campo dei possibili beneficiari e non solo.: mancando gli organismi comunali che dovrebbero favorire l’accompagnamento sociale,tramite una mediazione tra inquilino e proprietario, si condiziona il riconoscimento di un diritto previsto dalla legge sulla base della volontà del proprietario,in quanto lo status di debitore colloca l’inquilino in una condizione contrattuale di inferiorità e di ricattabilità.L’inquilino non può svolgere il ruolo delle istituzioni».
«Come se non bastasse – continua il comunicato – rimane l’obbligo, per l’inquilino che voglia ricevere un contributo per pagare il deposito cauzionale, di allegare alla domanda un nuovo contratto già stipulato per ricevere la somma dovuta. Anche in questo caso è impensabile per un moroso incolpevole, che ha bisogno di quella somma, stipulare un nuovo contratto in maniera preventiva. Insomma si abbandona il moroso incolpevole al proprio destino, complicandogli la vita»
L’Unione inquilini scrive che l’Assessore Mantineo ha riconosciuto «questi abbagli» chiedendo con una lettera al dipartimento la revoca in autotutela del nuovo bando, ma che «il dirigente prosegue inspiegabilmente su questa strada» .
L’Unione inquilini invoca «la modifica immediata e netta del bando e un pronunciamento da parte del Segretario Generale rispetto agli errori macroscopici emersi dal Bando in contraddizione con la normativa vigente».
Domani, alle 11.30 il sindacato ed una delegazione di inquilini saranno ascoltati dalla VI Commissione Servizi Sociali per relazionare sulla vicenda.
«Vogliamo “ricordare” – conclude il comunicato – alla Giunta comunale gli impegni assunti durante la trattativa svoltasi subito dopo il presidio col “gazebo” al Comune di Messina. Impegni che si dovranno concretizzare anche con un’opposizione nei confronti delle linee guida regionali sulla morosità incolpevole, che rimangono insufficienti e inefficaci per soddisfare finanche parzialmente il bisogno di tanti cittadini. Speriamo che la svolta auspicata sulle politiche abitative non si faccia sempre più lontana».