Emergenza precariato e lavoro nero. L’allarme della Cisl

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mercoledì 30 Aprile 2014 - 07:38

Nel 2013 quattromila contratti precari e oltre 14mila rapporti occasionali. Il segretario regionale Maurizio Bernava: “Non c’è consapevolezza dell’impatto della crisi economica. Crocetta abbia il coraggio di condividere percorso serio da portare all'approvazione dell'Ars”

#BASTAOMERTASUIVERIPRECARI, la campagna nazionale della Cisl contro le false partite Iva e per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori precari viene lanciata anche a Messina dal segretario generale Tonino Genovese nel corso dell’Esecutivo provinciale del sindacato che si è tenuto questa mattina nella sede Cisl alla presenza del segretario regionale Maurizio Bernava. “Abbiamo avviato – ha detto Genovese – un punto informativo con volantinaggio sotto la nostra sede. Nelle prossime settimane avvieremo anche un’iniziativa con uno specifico approfondimento sul fenomeno nel nostro territorio. Vogliamo andare in contrasto con una cultura persistente che nega questa vasta realtà di lavoratori senza alcun sostegno, né tutele o garanzie costrette ad accettare passivamente quanto gli viene proposto dal datore di lavoro pur di lavorare”.

I numeri illustrati da Genovese nel corso dei lavori sono di un’evidenza allarmante: “Nel 2013 – ha detto – sono state 4072 le assunzioni con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, 14261 i rapporti di lavoro occasionali. Un fenomeno amplificato dall’eccessivo utilizzo delle Partite Iva individuali, non professionali, soprattutto nel settore dell’edilizia e aumenta a dismisura il lavoro nero in tutti i settori”.

Il segretario generale della Cisl Messina ha voluto così evidenziare le difficoltà e la fragilità del tessuto sociale, economico e occupazionale del territorio messinese, ricordando “il recente numero delle domande presentate per i cantieri di servizio a Messina che ha visto oltre tremila istanze familiari con reddito zero. Un dato che – sottolinea Genovese – dimostra come bisognerebbe porre attenzione perché è evidente come questo dato dia la dimensione della presenza del lavoro nero attestando, inoltre, il livello di povertà economica del territorio che spesso rischia di portare a possibili elusioni delle regole e a qualche dichiarazione mendace”.

Un richiamo forte al Governo e alla politica regionale arriva dal segretario generale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava, parlando all’Esecutivo della Cisl Messina della situazione politica e sociale dell’isola. “Siamo preoccupati, ogni giorno di più. Registriamo che non c’è consapevolezza dell’impatto che la crisi economica sta avendo nella nostra regione. Il dibattito politico in Sicilia è sbiellato e non vedo nessuno sforzo per definire scelte e soluzioni ai problemi strutturali dell'economia siciliana. Il sistema economico siciliano è franato e adesso si sta trascinando anche quello dell'amministrazione regionale, degli enti locali e delle società partecipate".

Toni dovuti alla preoccupazione della Cisl per l’immediata prospettiva: “La Sicilia – ha detto Bernava – è come una macchina che continua a camminare nonostante abbia fuso da tempo la testata. Non basta approvare la manovra bis, che comunque va fatto in fretta. Oltre a chiedere un atto d’amore il presidente Crocetta farebbe bene a chiedere anche un atto di responsabilità a tutta l'Ars perché, contestualmente alla manovra di bilancio correttiva, va definito un piano di indirizzo serio per la riduzione dei costi strutturali e di funzionamento dell’amministrazione della Regione, dei servizi, della Sanità”.

Per Bernava è necessario che il piano anticrisi movimenti risorse e dia respiro alle comunità attraverso poche linee strategiche su cui articolare la programmazione dei Fondi comunitari. “Il tempo è scaduto – ha sottolineato – servono tre azioni contestuali alla manovra correttiva: ridare fiducia alla Sicilia, rimettere in moto un meccanismo virtuoso tra economia e amministrazione e ridare alla Sicilia quella credibilità necessaria rispetto alle scelte difficili e rigorose da negoziare con il Governo nazionale”.

Il numero uno della Cisl siciliana si rivolge esplicitamente al Presidente della Regione. “Se Crocetta è consapevole del momento drammatico della Sicilia e dei siciliani si confronti e condivida proposte serie e coerenti con Enti locali, forze sociali e imprenditoriali. O si vuole fare imporre scelte dal conflitto sociale e dalle mobilitazioni che metteremo in campo o da interventi sostitutivi che nei prossimi mesi potranno essere imposti dal Ministro dell’Economia?”

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