Distese di immondizia dopo i mercati, Messinambiente cambia le regole

Distese di immondizia dopo i mercati, Messinambiente cambia le regole

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Distese di immondizia dopo i mercati, Messinambiente cambia le regole

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mercoledì 15 Novembre 2017 - 07:30

La società ha avviato da tre settimane un progetto sperimentale al mercato dello Zir e i risultati sono stati già positivi. Questa settimana si tenterà lo stesso approccio anche a Villaggio Aldisio. Ecco cosa è cambiato

Per anni si sono cercate soluzioni invano. E per anni le lamentele dei cittadini giustamente sono state tante. Il problema della pulizia delle aree che settimanalmente ospitano i mercati sembrava praticamente insormontabile. Puntualmente, alla fine del mercato, quello che resta su strade e marciapiedi è un’infinita distesa di spazzatura, sacchi di plastica, cartoni, imballaggi di ogni genere. Tra la scarsa collaborazione degli operatori, pochi controlli e l'insufficienza del personale addetto al servizio pomeridiano di pulizia mercati, con la conseguente necessità di utilizzare personale in straordinario, anche di altri settori, per coprire i turni ordinari e quotidiani, la situazione si è aggravata. Messinambiente si è trovata costretta a rinviare al giorno seguente la pulizia delle aree dei mercati, con la conseguenza inevitabile delle fortissime lamentele da parte dei residenti della zona che si trovavano a fare i conti per 24 ore con una distesa di immondizia. Un quadro totalmente negativo che però ha indotto Messinambiente a sperimentare un approccio diverso.

Un tentativo concepito come progetto sperimentale che nel frattempo è già giunto alla terza settimana dando già dei buoni risultati, anche sul fronte del risparmio di risorse umane e tecniche. A spiegarlo è il direttore operativo Natale Cucè, lo stesso della Task force che ha chiuso l’emergenza rifiuti.

“Partendo dal mercato dello Zir abbiamo instaurato un proficuo dialogo ed una fattiva collaborazione con i commercianti standisti. Un operatore volontario, nei giorni di svolgimento del mercato, all'apertura consegna ad ogni stand un sacco invitando il commerciante ad usarlo, senza lasciare niente per terra. L’operatore rimane sull’area, pulisce i dintorni, verifica l'osservanza del "patto", spiega i vantaggi dell'operazione, indirizza tutti verso comportamenti virtuosi, utilizza il proprio mezzo per la raccolta dei rifiuti più voluminosi, creando un vero e proprio presidio di controllo e fattiva collaborazione. I risultati sono stati straordinari sin dal primo giorno» spiega Cucè.

In effetti le foto mostrano due scenari molto diversi: adesso a chiusura del mercato si vede solo una serie di sacchi chiusi, allineati a bordo strada o disposti a cumulo, pronti per essere prelevati da una vasca o da un compattatore a carico posteriore; pulizia dell’area mercatale che si conclude con il passaggio, al primo turno utile o al più tardi all’indomani mattina, di una spazzatrice meccanizzata. Niente rifiuti sparsi, niente buste trascinate dal vento, niente rifiuti solidi e ingombranti abbandonati selvaggiamente a terra. E così anche l’utilizzo del personale adibito alla pulizia dei mercati si riduce ad un operatore e un autista per meno di mezz’ora, i quali dopo la raccolta dei sacchi possono dedicarsi ad altre attività.

“Grande soddisfazione da parte dei commercianti tutti, collaborativi e prodighi di consigli per migliorare i risultati ottenuti. Stesso apprezzamento da parte degli avventori, che si muovono in un’area pulita. I risultati ottenuti ci hanno indotto, dopo sei giornate di test favorevole al mercato Zir a estendere il progetto, già da questa settimana, ad un altro mercato problematico, quello del Villaggio Aldisio che si svolge nelle giornate di mercoledì e giovedì. Se il modello risulterà vincente anche in questo mercato, si strutturerà il servizio in modo tale da estenderlo a tutti i mercati, compresi quelli fissi, così da ottenere importanti risultati in termini di personale impiegato e di percentuale di raccolta differenziata raggiunta”.

Quindi si continuerà allo Zir e da questa settimana si tenta anche a Villaggio Aldisio.

F.St.

3 commenti

  1. Già….il modello è imporre un principio di civiltà ! allora io mi spingo oltre, perché dunque gli standisti non possono differenziare? cosa hanno di tanto diverso da tutti gli altri commercianti che hanno una sede fissa? Magari con un incentivo potrebbero anche differenziare carta, plastica, vetro, indifferenziato e umido. e poi conferirli direttamente in dei cassoni già predisposti nell’area. Sono convinto che, con i giusti incentivi e mettendo a disposizione gli strumenti si potrà ottenere il risultato sperato con il minimo sforzo per tutti.

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  2. Personalmente questi “elogi alla normalità” mi lasciano di stucco !

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  3. Lo scrissi il 5 ottobre scorso, commentando un articolo sullo stesso argomento. Bisogna predisporre cassonetti diversi per le diverse tipologie di rifiuti, dove tutti gli ambulanti debbono conferire i loro rifiuti. Cosa rappresentano quei sacchi “birillo” in mezzo alla strada? I commercianti, con senso di civiltà, attuino la differenziata anch’essi!

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